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 CINA - CINA - Embrioni ibridi uomo-scimmia
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Notizia 
3 agosto 2019 10:53
 
Dopo gli embrioni ibridi uomo-topo autorizzati in Giappone, arriva dalla Cina l'annuncio dei primi embrioni ibridi uomo-scimmia, che sarebbero stati prodotti e soppressi dopo pochi giorni per verificare la possibilita' di usare gli animali come 'fabbriche' di organi umani per i trapianti. L'esperimento, ancora avvolto nel mistero in attesa della pubblicazione su una rivista scientifica, e' stato anticipato al quotidiano spagnolo El Pais dalla biologa Estrella Nunez dell'Universita' Cattolica Sant'Antonio di Murcia (Ucam), che ha collaborato alla ricerca condotta da Juan Carlos Izpisua Belmonte, biologo al Salk Institute in California, gia' noto per aver lavorato due anni fa al primo embrione uomo-maiale. L'esperimento, allora, non porto' ai risultati sperati, perche' le cellule staminali umane iniettate negli embrioni di maiale non attecchirono come previsto: per questo i ricercatori hanno fatto nuovi tentativi usando specie piu' vicine fra loro, come topi e ratti e, adesso, umani e scimmie. Secondo quanto rivelato alla stampa spagnola, gli embrioni di scimmia sarebbero stati geneticamente modificati per disattivare alcuni geni essenziali per la formazione degli organi: successivamente vi sarebbero state iniettate cellule staminali umane capaci di generare qualsiasi tipo di tessuto, nella speranza che durante lo sviluppo embrionale venissero usate per costruire gli organi mancanti. In questo modo si sarebbero formati embrioni Chimera, il cui sviluppo sarebbe stato interrotto dopo pochi giorni impedendo alla gravidanza di giungere a termine. In attesa di conferme ufficiali, oltre che della pubblicazione dello studio, gli esperti si dividono sulla reale utilita' della sperimentazione, che solleva dubbi di carattere etico. "In Europa o negli Stati Uniti nessun ricercatore avrebbe mai preso in considerazione di condurre una sperimentazione del genere", commenta Cesare Galli, fondatore e direttore di Avantea, laboratorio di tecnologie avanzate per la riproduzione animale e la ricerca biotecnologica. "Innanzitutto perche' la sperimentazione sui primati e' diventata quasi impossibile, ormai non viene piu' autorizzata neanche per ricerche ben piu' urgenti di questa. Poi perche' la scimmia rischia di essere un serbatoio di virus, che possono facilmente passare all'uomo, diventando una minaccia, come ha dimostrato l'Hiv". Quello dei ricercatori spagnoli in Cina "al momento sembra solo un annuncio per creare clamore, frutto di una certa spettacolarizzazione della scienza", sottolinea Galli. "Aspettiamo comunque di vedere i dati di questo studio, che di certo appare molto controverso".
 
 
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