Dei farmaci oncologici approvati tra il 2003 e il 2013 negli Stati Uniti e in Europa 1 su 3 (il 30%) non ha alcun beneficio sulla sopravvivenza e 1 su 5 (il 20%) non migliora né la qualità della vita né la sicurezza. Un bilancio non esaltante secondo Italo Portioli, primario presso l'Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia e bioeticista, che riassume i risultati della valutazione di efficacia delle nuove terapie oncologiche a partire dallo studio pubblicato a fine 2016 sulla rivista JAMA Oncology. Lo studio, seppure presentando dei limiti, spinge a porsi due domande. La prima: perché 16 farmaci, privi di qualsiasi efficacia, sono entrati nella pratica terapeutica oncologica? La seconda: perché i risultati di questo studio hanno avuto così poca risonanza?
[Scienza in rete; Italo Portioli]