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 SVIZZERA - SVIZZERA - Giustizia: le sanzioni pecuniarie sostituiscono sempre di piu' le pene detentive
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Notizia 
2 novembre 2009 11:44
 
Come si deve trattare la delinquenza in un mondo dove la libertà personale è considerata uno dei beni supremi? Privando le persone della libertà, per l'appunto. O no? Da quando in Svizzera è in vigore il nuovo diritto penale (2007), la maggior parte di chi viola la legge è punito con una pena pecuniaria: l'85% delle 90.000 condanne emesse nel 2008. La pena pecuniaria è stata per lo più la sanzione principale, raramente una multa, come indicano i dati dell'Ufficio statistico. Viceversa, le pene detentive sono state meno del 10% e i lavori socialmente utili solo il 5%. Un tempo la situazione era diversa: tra il 1985 e il 2005 la quota delle sanzioni pecuniarie arrivava al 30-40%, perciò nel 60-70% dei casi c'era la privazione della libertà personale. 
Dal 2007 le pene pecuniarie riguardano soprattutto "reati lievi" per infrazioni al codice penale e stradale, alle leggi sugli stupefacenti e sugli stranieri. La tendenza a comminare pene pecuniarie non è nuova; esiste da oltre un secolo, ma si è affermata sempre più con il ricorso alla pena condizionale e alla vigilanza elettronica. Il Parlamento elvetico ha fatto valere soprattutto motivazioni economiche: le prigioni costano molto alla collettività. I criminologi si chiedono se pagare il proprio debito con il denaro sia un deterrente maggiore del carcere. Secondo molti di loro, serve di più far capire che è difficile delinquere e quasi impossibile sfuggire alla giustizia, che non puntare sulla gravità delle pene. 
 
 
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