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 ITALIA - ITALIA - Governo italiano rifiuta attracco a nave Guardia Costiera italiana, Garante diritti chiede chiarimenti
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18 agosto 2018 8:39
 
E' ancora in stand-by la situazione di nave Diciotti a bordo della quale si trovano 177 migranti soccorsi due notti fa mentre si trovavano su un barcone in avaria. Non sono ancora arrivate, infatti - a quanto si apprende - istruzioni sul da farsi e l'unita' navale e' in mare in attesa di avere indicazioni su un porto sicuro. Sulla vicenda e' in atto un braccio di ferro tra l'Italia e Malta, che ha risposto che "il porto piu' sicuro e' Lampedusa" e che Roma "non ha appigli legali per chiedere" un porto maltese. Sulla vicenda si innesta anche la posizione assunta dal Viminale, perche' il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha dichiarato che l'intervento di soccorso del barcone era stato condotto in prima battuta da Malta in acque maltesi e poi i maltesi hanno 'accompagnato' il barcone verso le acque italiane dove e' intervenuta la nave della Guardia costiera italiana: quest'ultima, pero', dice Salvini, ha agito senza avvertire il ministero. Complessivamente i migranti soccorsi sono stati 190: di questi 13, tra cui alcuni bambini, sono stati portati a Lampedusa per motivi di salute.
Intanto il Garante nazionale dei diritti delle persone private della liberta', Mauro Palma, chiede "urgenti informazioni" alle autorita' competenti "in relazione a un caso di rilevanza umanitaria", il mancato approdo della nave Diciotti della Guardia costiera, al Largo di Lampedusa, con a bordo 177 migranti al centro di un duello diplomatico tra Italia e Malta. La richiesta e' contenuta in una lettera inviata al comandante generale della Guardia costiera, ammiraglio Giovanni Pettorino ,e al Capo Dipartimento liberta' civili del ministero dell'interno, prefetto Gerarda Pantalone. Il Garante nazionale in particolare domanda delucidazioni sulla richiesta di un Place of safety, sulle ragioni di un eventuale diniego di approdo, sulle condizioni generali dei 177 migranti a bordo della nave, da 42 ore al largo di Lampedusa "a quanto risulta da foto circolate sui social". L'intervento del Garante deriva dal fatto che e' chiamato a vigilare anche su possibili privazioni de facto della liberta' e il caso della nave Diciotti "sembrerebbe avere una configurazione di questo tipo, vista l'apparente prolungata assenza di indicazioni di sbarco". Nella lettera il Garante precisa di agire "in via preventiva a protezione delle persone in situazione di possibile privazione della liberta', nonche' di coloro che hanno operato e operano per il loro soccorso, ma anche a tutela del Paese, che potrebbe essere chiamato a rispondere in sedi internazionali per eventuali comportamenti omissivi". 
 
 
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