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 MONDO - MONDO - Groenlandia. Gli eschimesi contro l'aeroporto di Londra
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31 maggio 2007 0:00
 
L'appello di Aqqaluk Lynge, leader degli Inuit Circumpolar Council, l'associazione che riunisce tutti i popoli indigeni dell'Artico, dall'Alaska alla Lapponia, e' arrivato dritto come un colpo di fiocina nel cuore del dibattito che sta dividendo l'Inghilterra. Per far fronte alla crescita dei voli aerei dell'aeroporto di Stansted, la British Airports Authority sta spingendo per avere l'autorizzazione a costruire una nuova pista per arrivare a 36 milioni di passeggeri nel 2015 (attualmente sono 24 milioni), e potenzialmente a 68 milioni nel 2030. Poco male per gli Inuit della Groenlandia e del Canada, se questo non significasse il raddoppio delle emissioni di anidride carbonica dovuta al traffico da e per Stansted, che oggi ammontano a 5 milioni di tonnellate all'anno. I voli aerei producono gia' adesso il 13% di tutto il Co2 riversato nell'atmosfera ogni anno dalla Gran Bretagna e sono destinati a ritagliarsi una fetta sempre piu' grande. Piu' Co2, piu' effetto serra, inverni sempre piu' brevi al Nord e ghiaccio sempre piu' sottile per pescatori Inuit.
 
 
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