La riforma della legge di Radio, Televisione e Telecomunicazioni del Messico, approvata l'anno scorso dal Parlamento e impugnata da un gruppo di legislatori, e' stata dichiarata anticostituzionale dalla Corte Suprema. L'alta corte ha dato ragione ai detrattori della "ley Televisa" poiche' viola le garanzie d'uguaglianza e liberta' d'espressione, e mira a favorire pratiche monopolistiche a vantaggio degli attuali concessionari radiotelevisivi. I due grandi gruppi corporativi -Televisa e Tv Azteca- si spartiscono il 95% delle concessioni, di qui il termine "ley Televisa" usato dai suoi oppositori.