ITALIA - Indagine: giornalisti bugiardi, inadeguati ed esagerati
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2 ottobre 2008 0:00
Per il 68% degli italiani i giornalisti sono "bugiardi" e l'immagine di questa categoria professionale risulta sensibilmente peggiorata negli ultimi dieci anni, ma c'è comunque una domanda sociale di "buon giornalismo" altissima e in crescita. E' il risultato di un'indagine su un campione di oltre 2mila italiani maggiori di 15 anni commissionata a Astra Ricerche dall'origine dei giornalisti della Lombardia e presentata a un convegno sul futuro del giornalismo.
Le principali riserve riguardano appunto la non veridicità di molte informazioni, ma i giornalisti sono accusati anche di inadeguatezza (60%), esagerazione (59%), non indipendenza (52%), partigianeria (48%), corruzione (40%), narcisismo (30%), scarsa comprensibilità (20%).
Il quadro che emerge appare negativo e in peggioramento rispetto a una rilevazione del 1997 e il risultato è che l'immagine del giornalismo italiano è pessima per il 32% e cattiva per il 23% della popolazione. In questo panorama negativo l'83% degli intervistati rileva peró diverse eccezioni che rappresentano un modello di testata e giornalismo ideali.
"E' come se si invocasse un ritorno in campo del malato - ha commentato l'autore della ricerca, il presidente di Astra, Enrico Finzi - visto che emerge una domanda di buon giornalismo molto alta e un sentimento quasi di affetto". Secondo il ricercatore a essere interessati a un giornalismo piú credibile sono comunque anche gli inserzionisti pubblicitari "per rendere piú efficace la loro comunicazione. Se il contesto è degradato - ha concluso Finzi - anche il messaggio pubblicitario perde di efficacia".