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 SVIZZERA - SVIZZERA - Legalizzazione cannabis. Ok da Parlamento per produzione ed export
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29 aprile 2020 19:29
 
Nonostante sia stato sospeso a causa della pandemia, il Parlamento svizzero ha approvato una mozione che chiede un cambiamento nella legge sulla cannabis.

Il provvedimento riguarda diversi aspetti. Il primo è consentire agli svizzeri di esportare cannabis. Il secondo è autorizzare i medici a prescrivere direttamente la cannabis. Attualmente, gli unici pazienti svizzeri "legali" devono ottenere prescrizioni dall'Ufficio federale della sanità pubblica. Questo è costoso e richiede tempo e attualmente ci sono solo circa 3.000 pazienti "legali". Si stima tuttavia che ci siano oltre centomila svizzeri che ottengono il farmaco illegalmente per curare le proprie patologie.

Si prevede che la nuova legge entrerà in vigore alla metà del 2021.

Attualmente, la canapa con meno dell'1% di THC è l'unica coltura di cannabis nel paese ampiamente coltivata. La produzione medica qui, come in altri paesi, deve ottenere la certificazione GMP.

Un progetto svizzero pilota?

Mentre tutte le iniziative sono andate in là coi tempi per colpa della pandemia, ci sarà comunque un esperimento svizzero che consente la distribuzione controllata di cannabis ai maggiorenni. Il Consiglio nazionale ha votato a favore del progetto lo scorso dicembre.

A febbraio, questo è stato approvato da una commissione parlamentare congiunta. Il progetto deve inoltre passare il Consiglio degli Stati prima di poter procedere.

La Svizzera aspetta le Nazioni Unite?

Non si sa quanti progetti nazionali di legalizzazione della cannabis, in particolare in Europa, stiano aspettando il via libera dell'ONU. Che a marzo ha ritardato di 9 mesi la decisione sulla riclassificazione e la riprogrammazione della cannabis, letteralmente dieci giorni prima che fosse dichiarata la pandemia globale.

Perché la Svizzera è una leva così strategica per il cambiamento?

Nonostante siano situati nel "cuore" dell'Europa geografica, gli svizzeri non fanno parte dell'UE. Ciò significa tecnicamente che non sono vincolati da alcuna decisione europea sulla droga presa da Bruxelles.

Ciò che significherà questa nuova legge, presumibilmente quando entrerà in vigore il prossimo anno, è che la Svizzera potrebbe anticipare anche il Lussemburgo, che ha già annunciato che consentirà la piena riforma della cannabis entro il 2022. Con l'esportazione legalizzata, ciò significa che la Svizzera potrebbe sorpassare l'Olanda (il più grande esportatore di cannabis in Europa) sia dal punto di vista medico che ricreativo entro due anni.

Ci sono altri Paesi in lizza per questo primato, sia all'interno che all'esterno dell'UE. La Danimarca, che è anche membro dell'UE, è tra questi. Una situazione che potrebbe anche spostare l'ago della decisione a Bruxelles, consentendo così di emanare norme che diano il via anche ad altri Paesi.

Tutto, comunque, sembra basarsi sulla decisione in sospeso delle Nazioni Unite a dicembre.
 
 
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