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 ITALIA - ITALIA - Libera Rete in libero Stato. Manifestazione a Roma
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Notizia 
23 dicembre 2009 19:55
 
'Libera rete in libero stato': con questo slogan si e' svolta oggi a Roma una manifestazione, conferenza stampa e poi sit in, per riaffermare la necessita' che l'accesso alla rete resti libero. Vi hanno partecipato l'avvocato Guido Scorza, il blogger Alessandro Gilioli, Gianfranco Mascia per il 'Popolo viola', Giuseppe Civitati della Direzione del Pd. Molte altre sono state le adesioni, fra le quali: Micromega, Articolo 21, Idv, Verdi Rifondazione Antonio di Pietro e il sen. Ignazio Marino, la Federazione della sinistra e altri ancora, senza contare le oltre 11 mila adesioni via internet in un paio di giorni.
Secondo gli organizzatori dell'evento, Internet, finche' svincolato da ingerenze di qualsiasi natura, e' un cardine di una sana democrazia contemporanea.'Noi non sappiamo - aggiungono - se la diffidenza e la conflittualita' verso la rete dell'attuale governo sia causata anche dal fatto che il premier e' il maggiore imprenditore privato di una piattaforma di comunicazione diversa (la televisione), alla quale il web sta sottraendo in tutto il mondo cospicui investimenti pubblicitari.
Ma in ogni caso non vogliamo che eventuali investimenti sulla rete siano collegabili con il ventilato ingresso del gruppo Mediaset sul web o direttamente negli assetti proprietari Telecom. La neutralita' e l'indipendenza della rete italiana devono essere preservate dai possibili interessi del gruppo, che appartiene al Presidente de Consiglio. In Italia - dove si sono investiti centinaia di milioni per il passaggio al digitale terrestre - di possibili leggi sul web si parla solo in senso restrittivo. Al contrario - proseguono - il governo deve pensare ad incentivazioni anche economiche e fiscali per la diffusione Internet e della banda larga, tanto per gli utenti quanto per le imprese.'
Piu' sinteticamente i promotori della manifestazione hanno riassunto in quattro punti la questione:

1) la differenza fra il web e il mondo reale e' che e' che no ci sono piu' destinazioi fuori portata, tutto e trasparente nel bene e nel male; 
2) Internet non e' una moda, un luogo di ritrovo per giovani, un ghetto per sociopatici. E' al contrario un grande mezzo di conversazione globale, che offre a tutti la possibilita' di partecipare;
3) per questo lo Stato dovrebbe promuoverne la diffusione, incentivando la crescita' delle opportunita' di accesso al web;
4) Internet, insomma, finche' svincolato da ingerenze e' un cardine della democrazia.

 
 
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