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 U.E. - U.E. - Le linee guida della Commissione agli Stati per non rovinarci l’estate
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14 maggio 2020 9:57
 
La Commissione europea ha un piano per salvare la nostra estate, ma non è detto che gli Stati lo rispetteranno. Il turismo è una delle materie su cui Bruxelles non ha competenza. Può limitarsi solo a suggerire e complementare l’azione dei Paesi membri.
Nel limite dei suoi poteri ha presentato mercoledì un pacchetto di orientamenti e raccomandazioni per coordinare un’apertura graduale dei confini e consentire alle imprese turistiche di riaprire, dopo mesi di blocco. Ovviamente rispettando le precauzioni sanitarie. L’obiettivo è «dare alle persone l’abilità, la fiducia e la sicurezza di viaggiare ancora», ma non in massa. 
L’Europa è la prima destinazione turistica al mondo con 563 milioni di arrivi internazionali e il 30 per cento delle entrate globali del settore. In media nella stagione estiva che va da giugno ad agosto i cittadini europei fanno circa 385 milioni di viaggi turistici nel continente e spendono in media 190 miliardi di euro. 
Ma la pandemia farà calare il turismo internazionale tra il 60 e l’80 per cento e ci saranno perdite nel settore tra gli 840 e 1.100 miliardi di ricavi dalle esportazioni di tutto il mondo. (dati Unwto). In gioco c’è un settore che direttamente e indirettamente contribuisce al 10 per cento del prodotto interno lordo dell’Unione.
Per salvare il settore e garantire la salute dei cittadini Bruxelles chiede un approccio comune per ripristinare la libera circolazione in modo graduale e coordinato. Come? Eliminando all’inizio tutte le restrizioni tra le aree o gli Stati membri che hanno una situazione epidemiologica simile, anche basandosi sulla mappa elaborata e utilizzando la mappa sviluppata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, sempre in aggiornamento.

Gli Stati devono garantire a tutti i cittadini europei che saranno capaci di applicare misure di contenimento durante l’intero viaggio. Non solo al confine, ma anche nelle zone dove il distanziamento può essere più difficile da garantire.
Ma soprattutto bisognerà rispettare il principio di non discriminazione. Tradotto: Gli Stati membri dovranno consentire a tutti i cittadini dell le regioni o Paesi con condizioni epidimiologiche simili di poter viaggiare nel proprio territorio o nelle aree che ha scelto di rendere accessibili. 
Allo stesso modo, eventuali restrizioni devono essere revocate senza discriminazioni a tutti i cittadini dell’Unione e a tutti i residenti di quello Stato membro indipendentemente dalla loro nazionalità e dovrebbero essere applicate a tutte le parti dell’Unione in una situazione epidemiologica simile.
Regole per i trasporti
La Commissione ha spiegato anche il metodo per far ripartire i trasporti garantendo allo stesso tempo sicurezza dei passeggeri e del personale. Bisogna limitare i contatti tra passeggeri e conducente, aggiungendo barriere di protezione e diminuire la densità di persone in treni, aerei, bus e navi. 
Bruxelles chiede di allestire corsie dedicate per separare e contenere i flussi di passeggeri nei porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, fermate degli autobus, sbarchi di traghetti. Le aree di attesa dovrebbero rimuovere tutte le strutture che incoraggiano l’affollamento come le panchine o i tavoli. O almeno, riorganizzarli per garantire un’adeguata distanza tra le persone. 
Nelle linee guida si consiglia di incentivare alcune misure che aiutano a ridurre al minimo il contatto. Per esempio la vendita online dei biglietti e le prenotazioni anticipate de posti dovrebbero essere prioritarie. Oppure quando ci sono brevi tratte nel traghetto, le persone potrebbero rimanere in auto o nel camion. 
I turisti dovranno vedere in modo chiaro tutte le raccomandazioni da rispettare: l’obbligo di indossare maschere e guanti, il lavaggio frequente delle mani, la sanificazione, mantenere una distanza adeguata. 
La Commissione chiede anche misure adeguate all’imbarco e ai controlli di sicurezza, comuni per tutti. Tradotto: i passeggeri non potranno entrare o uscire dagli autobus dalla porta principale. Non solo, gli anziani e le persone con disabilità o mobilità ridotta dovranno avere la priorità. 
App di tracciamento dei contagiati che funzionino in tutta l’Unione europea
Gli Stati dovranno garantire una solida capacità di sorveglianza e monitoraggio e verifica e tracciabilità dei contatti infetti. Anche per questo i Paesi membri con il sostegno della Commissione, hanno concordato linee guida per garantire l’interoperabilità transfrontaliera tra app di tracciamento in modo che i cittadini possano essere avvisati di una potenziale infezione da coronavirus quando viaggiano nell’Unione. 
Voucher
Infine la Commissione propone di incentivare i voucher come un’alternativa concreta al rimborso in contanti per salvare le aziende turistiche e le agenzie di viaggio dal collasso. «I consumatori europei possono essere rassicurati: la Commissione non declasserà i loro diritti per il rimborso dei viaggi annullati. Raccomandiamo, tuttavia, di rendere i buoni più interessanti per coloro che hanno scelto questa opzione», ha detto il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders.
Le norme europee permettono ai viaggiatori di scegliere come tra buoni o rimborso in contanti per i biglietti di trasporto annullati. Un diritto che i cittadini europei possono esercitare per qualsiasi biglietto: aereo, treno, autobus o traghetto. Pur ribadendo questo diritto, la Commissione chiede che i buoni diventino un’alternativa praticabile e più attraente al rimborso per i viaggi annullati.
I voucher volontari dovrebbero essere protetti dall’insolvenza dell’emittente, con un periodo di validità minimo di 12 mesi, ed essere rimborsabili dopo un massimo di un anno, se non riscattati. Dovrebbero anche essere trasferibili a un altro viaggiatore e fornire ai passeggeri una flessibilità sufficiente per viaggiare sulla stessa rotta e alle stesse condizioni.
Una conferenza sul turismo
«Oggi proponiamo un approccio europeo comune alla gestione di quella che sarà una difficile stagione estiva, mentre ci prepariamo per un ecosistema turistico più sostenibile e digitale in futuro». Il riferimento è alla conferenza europea sul turismo che la Commissione organizzerà nei prossimi mesi. Un evento per stabilire una tabella di marcia per rendere più sostenibile, innovativo e resistente il settore nei prossimi trent’anni. Non a caso l’evento si chiamerà “Agenda europea per il turismo 2050”.

(articolo di Europea/Linkiesta del 14/05/2020)
 
 
 
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