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 AMERICHE - AMERICHE - Lotta alle droghe. Colombia ancora nella 'lista nera' degli Usa
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15 settembre 2017 17:40
 
Gli Usa non escludo di decertificare la Colombia come alleato nella lotta antidroga, salvo che valutarlo “seriamente” quando la produzione record di cocaina di questo Paese non sara’ piu’ tale. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump in un documento del 13 settembre scorso.
“Il governo Usa prende seriamente in considerazione il fatto di non poter considerare la Colombia come un Paese che non puo’ mantenere i propri obblighi in virtu’ degli accordi internazionali contro il narcotraffico”, ha detto il presidente Trump in una memoria della Casa Bianca che annualmente indica i Paesi con la maggiore produzione e transito di droghe.
La colpa della Colombia si deve “alla straordinaria crescita della coltivazione di coca e della produzione di cocaina negli ultimi tre anni, incluso il record registrato negli ultimi 12 mesi”. Trump ha evidenziato che la Colombia non ha ancora perso la sua funzione di alleata degli Usa nella lotta contro le droghe, e questo grazie all’impegno delle pubbliche autorita’ che, tra l’altro, hanno ripreso ad eradicare le piantagioni, che sono diminuite in modo considerevole dal 2013.
“Manteniamo la decertificazione come un’opzione e speriamo che la Colombia realizzai progressi significativi nella diminuzione della coltivazione di coca e nella produzione di cocaina”.
La memoria, realizzata dal Dipartimento di Stato, include 22 Paesi che producono droghe o trafficano con esse. Tra questi Bolivia e Venezuela sono rientrati nella lista.
William Brownfield, responsabile della lotta antinarcotici del Dipartimento di Stato, ha espresso la “profonda e crescente preoccupazione” del governo Trump per l’aumento di produzione della cocaina in Colombia, che viene ascritta ai negoziati in corso, dopo mezzo secolo di conflitto armato, con le Farc.
In Colombia si produce il 92% della cocaina che arriva in Usa, cosi’ come e’ stato detto in un’udienza del Senato, in cui e’ stato deplorato il fatto che tra il 2013 e il 2016, giusto quando era in corso il negoziato di pace sostenuto da Washington, la coltivazione di coca in Colombia aumentava di piu’ del 130%, passando da 80.500 ettari del 2013 a 188.000 ettari del 2016.
La ex-guerriglia delle Farc, e’ “il principale elemento di facilitazione dell’attuale situazione dei narcotici in Colombia”.
Le Farc, che prima di portare a termine il loro disarmo a meta’ di agosto, erano il principale gruppo ribelle delle Americhe, ed hanno ammesso di aver usato il narcotraffico come fonte di finanziamento per la loro battaglia.
Nello storico patto di pace firmato ad ottobre scorso, si sono pero’ impegnati ad aiutare lo Stato nel combattere il traffico di droghe, anche se per Washington le Farc continuano ad essere una organizzazione terroristica straniera.
 
 
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