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 ITALIA - ITALIA - Il mercato del bio nell'ortofrutta
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Notizia 
7 ottobre 2020 8:11
 
Le stime sui consumi di biologico dell'ultimo anno evidenziano una crescita trasversale in tutta la Penisola benché, ancora una volta, a diverse velocità: mentre nel nord-est i consumi di prodotti biologici crescono del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nelle restanti aree del Paese si registrano incrementi più bassi, in particolar modo nel Sud.
Tuttavia, è da tener presente che nelle aree del Meridione, la Grande distribuzione organizzata non rappresenta sempre il principale canale d'acquisto dell'agroalimentare biologico. E' quanto rivelano i dati dell'ultimo rapporto Ismea-Sinab.
Come emerge dall'analisi del panel consumatori Nielsen, sono infatti maggiormente diffusi gli acquisti nei negozi indipendenti, nel piccolo commercio al dettaglio e nei mercati rionali: il 77,5% della spesa bio stimata al Sud passa attraverso il canale tradizionale, mentre al Nord l'incidenza è inferiore al 30%.
Canali di vendita
A trainare le vendite è la Gdo, che avanza del 5,7% in valore rispetto allo stesso periodo del precedente anno. In questo caso si riscontra un incremento della quantità di prodotto commercializzato nella maggior parte dei comparti.
Molto bene anche i discount, che nei primi mesi del 2020 crescono del 10,7% pur esprimendo fatturati ancora marginali se confrontati agli altri canali di distribuzione del biologico (9,0% la spesa biologica che passa per i discount). Le elaborazioni per l'anno corrente mostrano, inoltre, un'inversione di tendenza per i negozi tradizionali che, dopo alcuni anni di stagnazione, hanno mostrato una crescita del fatturato del 3,2%.
Ortaggi
Il comparto degli ortaggi nella Gdo vale il 7,2% in più rispetto al 2019, trainato da una crescente domanda per gli ortaggi trasformati (51% della categoria) che vedono le vendite nella Gdo aumentate sia in termini di valore (+13,6%) che di volume (+13,1%). I prodotti che registrano la crescita maggiore sono principalmente quelli surgelati (+19,5%).
Un rallentamento della domanda si registra invece per gli ortaggi freschi della IV gamma, penalizzati perché poco conservabili e sostituiti da insalate fresche e ortaggi dalla shelf-life elevata e dal prezzo più contenuto. Trend negativo per le patate, dovuto all'incremento dei prezzi (+4,9%) che ne ha determinato una contrazione delle vendite.
Frutta
L'andamento annuale delle vendite di frutta, aggiornato ai primi mesi del 2020, registra un incremento (+2,1%). Il trend è positivo soprattutto nella Gdo, dove il prodotto confezionato registra una crescita del 9% e i piccoli negozi mostrano un'inversione di tendenza (+1,5%) rispetto allo scorso anno (-5%).
Si segnala inoltre il buon andamento degli agrumi, cresciuti del 12,2% nonostante l'aumento dei prezzi (+5,7%). I succhi di frutta mostrano un segno negativo per il secondo anno consecutivo. In questo caso, la flessione dei prezzi (-1,3%) non ha stimolato le vendite.
(da FreshPlaza.it)
 
 
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