Ce le mangiamo o le spalmiamo sul viso e sul corpo, ma non le vediamo a occhio nudo. Sono le nanoparticelle -minuscole, e dalle varie proprietà positive, come quella di deprimere l'attività batterica nei calzini salvandoci così dal cattivo odore. Oppure, che impediscono il formarsi della patina grigiastra nelle barrette di cioccolata, mentre nelle creme solari respingono i raggi ultravioletti. Tutto bene, dunque? Non proprio. Esperti del dipartimento tedesco per l'Ambiente (UBA) parlano di un utilizzo troppo disinvolto delle particelle che sono sempre più presenti nei prodotti di largo consumo. In uno studio recente, gli specialisti di UBA sostengono che si conoscono ancora poco gli effetti che potrebbero avere sull'ambiente e per la salute umana. In Germania ci sono circa 800 aziende che lavorano con le nanotecnologie, ma non esiste una legge che ne regolamenti l'impiego.