A Venissieux, periferia di Lione, e' stato negato un alloggio sociale a una famiglia perche' la moglie porta il burqa. La notizia, pubblicata dal giornale satirico Le Canard Enchaine', e' stata confermata dalla prefettura di Rhone che e' intervenuta tre volte per sollecitare l'accettazione della richiesta. Invano. Il terzo locatore, la societa' Sacoviv, e' l'unico ad aver giustificato il rifiuto. Motivo: la donna indossava l'abito musulmano che copre tutto il corpo, ritenuto non conforme ai criteri della convivenza. "La signora veste il burqa, che caratterizza una pratica radicale della religione incompatibile con i valori essenziali della comunita' francese e il principio d'uguaglianza tra i sessi", ha scritto Sacoviv in una lettera indirizzata alla prefettura.