La vitiligine e' una depigmentazione della pelle che provoca macchie bianche nel 2% della popolazione. Non comporta rischi, ma puo' complicare la vita e causare problemi psicologici, soprattutto quando tocca le parti visibili come la faccia. Ma l'ingegneria dei tessuti avrebbe trovato il modo di ridurre quest'anomalia, sebbene applicabile, per ora, solo in determinati casi. Un'equipe della Clinica universitaria di Navarra (CUN) ha creato un biotessuto per sostituire le cellule della pelle incapaci di produrre il pigmento. Questa in sintesi la procedura: i ricercatori prelevano le cellule epidermiche dallo stesso paziente; in laboratorio separano certi elementi da altri per ottenere solo cellule capaci di rigenerare la pelle e produrre il pigmento; poi le coltivano nella membrana del sacco amniotico di feto; il trapianto del biotessuto viene eseguito in anestesia locale; il paziente si sottopone per qualche giorno ai raggi ultravioletti solari o UVA.
Per ora il procedimento e' stato applicato in via sperimentale su dieci pazienti, e questi hanno recuperato tra il 75% e il 95% della pigmentazione, come riporta British Journal of Dermatology.