La coltivazione mondiale di oppio e' in piena espansione, arrivando al piu' alto livello rispetto agli anni 1930: e' quanto fa sapere l'Ufficio Onu contro la droga (UNODC)
nel suo rapporto annuale pubblicato oggi.
Questo fenomeno, frutto di un forte aumento delle coltivazioni in Afghanistan, si traduce con un deciso aumento del consumo di eroina nel mondo, dagli Usa alla Cina, dopo che questa droga era calata fortemente negli ultimi venti anni.
“In Usa, il numero di morti legato all'eroina aumenta, e alcuni indici fanno sapere che questa droga e' presente in maggiore quantita' e con un mercato migliore”, dice Angela Me, coordinatrice del rapporto. In questo Paese, il numero di morti per overdose legato all'eroina e' cresciuto del 40% in due anni, attestandosi a 8.257 nel 2014, un dato mai visto negli ultimi dieci anni.
La produzione di oppio e' anche piu' che raddoppiata in due anni, attestandosi a 7.554 tonnellate nel 2014. Una crescita imputabile essenzialmente all'Afghanistan, che assicura l'85% della produzione mondiale, e dove le coltivazioni di papavero da oppio sono state l'anno scorso ancora in crescita del 7%. Queste coltivazioni si estendono su 224.000 ettari, mentre sempre maggiori parti del territorio riescono a eludere i controlli del governo centrale.
Nel 2014, le superfici coltivate a papavero sono state di 310.900 ettari in tutto il mondo, un livello che non si conosceva dal 1930.
Piu' di 32 milioni di persone coinvolte
La crescita mondiale del traffico dei prodotti oppiacei non si traduce in un aumento notevole delle quantita' sequestrate, e questo fa capire che i trafficanti hanno adattato i loro metodi, sottolinea l'Unodc. L'agenzia osserva anche che l'Africa sta diventando un nuovo punto di smistamento per gli oppiacei, un fenomeno che si e' gia' verificato una decina d'anni fa per la cocaina.
Complessivamente, qualcosa come 32,4 milioni di persone nel modo fanno uso illegale di prodotti oppiacei.