Anche i profughi e i "sans papiers" disporranno di un documento per viaggiare contenente i dati digitalizzati, la foto e l'impronta digitale, ossia il passaporto biometrico. Lo ha deciso il governo con un provvedimento in vigore dal primo marzo 2010. Si tratta di un adeguamento agli accordi di Schengen. Il passaporto biometrico verrà introdotto alla stessa data anche per i cittadini svizzeri, i quali, la primavera scorsa, l'hanno accettato di stretta misura con un voto referendario.