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 ITALIA - ITALIA - Phishing. La banca non è responsabile. Cassazione
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Notizia 
12 aprile 2023 9:19
 
Se un cliente di una banca è vittima di phishing (la truffa on-line attraverso la quale un malintenzionato convince il malcapitato a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso) la responsabilità è sua e non dell'istituto di credito.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con sentenza numero 7214, presidente De Chiara, relatore Vannucci, introducendo di fatto un principio che rappresenta, per gli istituti di credito, uno scudo di fronte alle richieste di risarcimento danni avanzati da correntisti truffati via internet.
Nel caso oggetto della sentenza della Corte d'Appello di Palermo, il titolare del conto ha disconosciuto una operazione fraudolenta di bonifico eseguita per via telematica sul proprio conto da una terza persona. 
Il Tribunale di Palermo, nella causa di primo grado, aveva stabilito che la banca dovesse rimborsare al titolare del conto corrente la somma sottratta fraudolentemente, perché aveva ritenuto che l'intermediario non avesse adottato tutte le misure di sicurezza per prevenire l'accaduto. Ma questa decisione è stata riformata dalla sentenza della Corte d'Appello di Palermo, posizione confermata dalla Corte di Cassazione. La Suprema Corte ha quindi dichiarato escluso la responsabilità dell'intermediario, dopo aver richiamato nei fatti di causa le argomentazioni poste dalla Corte d'Appello.
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