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 ITALIA - ITALIA - Poche le famiglie in grado di usare i risparmi per far fronte ai consumi
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Notizia 
15 marzo 2023 13:11
 
A dispetto dello straordinario incremento dei prezzi – e della perdurante stagnazione dei salari nominali – l’andamento aggregato dei consumi delle famiglie e? rimasto sorprendentemente positivo. Gli italiani sembrano infatti aver sin qui voluto difendere il proprio tenore di vita. E lo hanno fatto, mettendo mano ai risparmi.

Quelle risorse accantonate da una parte delle famiglie italiane grazie ai mancati consumi degli anni del Covid sono state rimesse in circolo e, pur in coincidenza con una violenta riduzione del potere d’acquisto, hanno permesso di sostenere la spesa delle famiglie nel 2022 e di poterne forse scongiurare il regresso anche per l’anno appena iniziato.

Purtroppo, pero?, questa prerogativa e? stata appannaggio solo delle famiglie che durante la pandemia avevano goduto della certezza del reddito e che erano state in grado di tesaurizzare i mancati consumi. Una parte economicamente significativa del Paese, ma certamente minoritaria dal punto di vista numerico. La maggioranza delle famiglie non ha potuto infatti contare – o non potra? farlo per molti mesi ancora – su questo effetto “cuscinetto”.

Se arriva una spesa imprevista
La fragilita? degli equilibri finanziari delle famiglie italiane e? testimoniata dal fatto che solo il 34% di queste potrebbe affrontare senza difficolta? una spesa imprevista di 850 euro e che una inaspettata entrata economica nella grande maggioranza dei casi sarebbe destinata a ripristinare quella riserva finanziaria necessaria per gli imprevisti e che e? invece oggi drammaticamente esigua.

A dispetto della tenuta aggregata della domanda, infatti, la maggioranza degli italiani, e in particolar modo quelli meno abbienti, hanno subito duramente gli effetti nefasti del carovita e sono stati costretti ad adottare un vero e proprio piano di emergenza e una nuova gerarchia di priorita?. Una concreta e necessaria “revisione della spesa” fatta di lotta agli sprechi – soprattutto per alimentari ed energia – riduzione selettiva degli acquisti, rinvio delle spese programmate, vera e propria rinuncia a quanto non strettamente necessario.

Cosi?, si riducono le spese per la ristorazione e l’intrattenimento extradomestico, quelle per la mobilita? quotidiana, purtroppo anche quelle per la cultura, e l’istruzione dei figli. Si rinvia l’acquisto dell’auto, della casa o del divano nuovo, della lavatrice o dell’elettrodomestico high tech ma anche, per la prima volta, del nuovo smartphone; si riutilizzano i capi d’abbigliamento degli anni precedenti magari contando su un effetto vintage. Si ricorre ai mercatini dell’usato e ai siti di second hand. Si rinuncia, magari dolorosamente, ai viaggi, ai festeggiamenti familiari, a molte occasioni di convivialita?. Si concentrano le risorse sulle spese obbligate e sui consumi necessari magari ricorrendo a prodotti ‘no frills’ e a maggior valore d’uso.
Fonte: italiani.coop, NielsenIQ e Nomisma

(Giulio Rubinelli su Alimentando.info del 14/03/2023)

 
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