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 ITALIA - ITALIA - Possesso cannabis. Aggravante scatta dopo possesso due chili. Cassazione
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13 maggio 2020 9:45
 
Droghe leggere, indietro tutta. Con un verdetto delle Sezioni Unite penali della Cassazione, gli 'ermellini' hanno stabilito che l'aggravante del possesso di ingente quantita' di Droga leggera scatta al superamento della soglia di due chili di dosi con principio attivo. Precedenti sentenze, invece, avevano fissato il 'paletto' sul livello dei quattro chili. Il doppio. Adesso, pero', i supremi giudici hanno preferito tornare a una decisione del 2012, meno 'tollerante' e piu' aderente alle tabelle tossicologiche. "A seguito della riforma introdotta nel sistema della legislazione in tema di stupefacenti" dalla legge n. 79 del 2014 , "mantengono validita' i criteri fissati dalla sentenza delle Sezioni Unite del 2012", denominata sentenza 'Biondi' dal nome dell'imputato, "per l'individuazione della soglia oltre la quale e' configurabile la circostanza aggravante dell'ingente quantita'", scrivono i giudici del 'Palazzaccio' in questa decisione depositata oggi e discussa lo scorso 30 gennaio. "Con riferimento alle Droghe leggere la soglia rimane fissata in 2kg di principio attivo", sottolineano i magistrati delle Sezioni Unite tenendo fermo il 'limite' definito nel 2012. Sulla scia di questo verdetto, e' stato accolto il ricorso di un 'coltivatore diretto' di canapa indiana - pratica consentita solo per uso personale e circoscritto a poche piantine - scoperto ad irrigare oltre mille piante di marijuana nel suo terreno in Calabria. L'uomo era stato condannato con rito abbreviato sia in primo grado che in secondo, a sei anni e otto mesi di reclusione, dalla Corte di Appello di Catanzaro nel giugno 2018. Gli era stata contestata l'aggravante dell'ingente quantita' anche se le dosi con principio attivo erano molto al di sotto dei due chili. Per questo, gli 'ermellini' hanno ridotto la sua pena a cinque anni, quattro mesi e 33mila euro di multa, dopo aver escluso l'aggravante in questione. Nel ricorso alla Suprema Corte, la difesa del 'coltivatore diretto' aveva ricordato i verdetti che fissavano la soglia di 'tolleranza' anche per quattro chili di dosi Droganti. Per questo il caso e' finito alle Sezioni Unite che hanno fatto ordine, tra gli orientamenti che si sono succeduti negli ultimi anni, tornando alla soglia dei due chili.   
 
 
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