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 USA - USA - Processo narco El Chapo. Legali presentano ricorso contro sentenza ergastolo
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23 luglio 2019 8:15
 
I legali di Joaquin Guzman, il narcotrafficante messicano conosciuto con il nomignolo di "El Chapo", hanno presentato ricorso contro la sentenza di ergastolo comminata dalla giustizia statunitense la scorsa settimana. La richiesta, riferiscono i media regionali, e' stata consegnata dall'avvocato Marc Fenich alla corte d'appello degli Usa. Secondo quanto riporta il quotidiano "Milenio", e' molto probabile che nella richiesta di ricorso, i legali presentino presunte irregolarita' nel processo, rilanciando le eccezioni mosse dallo stesso Loera nel corso del dibattimento: l'imputato non avrebbe ricevuto un trattamento adeguato e l'intero processo sarebbe stato per lo piu' un caso mediatico. "Quando mi hanno estradato negli Usa pensavo che avrebbero applicato un processo giusto in cui la mia fama non prevalesse sule prove, ma non e' stato cosi'", recitava un passaggio della lettera che "el Chapo" ha letto dinanzi alla corte.
"El Chapo" e' stato condannato il 18 luglio da una corte di New york per una serie di reati che vanno dall'associazione a delinquere nell'ambito della criminalita' organizzata al traffico di droga, dal riciclaggio di denaro sporco all'uso e traffico di armi da fuoco. A febbraio, Guzman era stato riconosciuto colpevole di dieci dei dodici capi di imputazione. Le autorita' inquirenti avevano inoltre parlato della necessita' di ottenere un'ordine che imponga al leader del Cartello di Sinaloa il pagamento di 12,7 miliardi di dollari, una somma che equivarrebbe ai proventi del traffico di droga negli Usa gestiti dal suo cartello prima che fosse arrestato in Messico e processato negli Stati Uniti. La giuria ha avallato la dimostrazione del governo secondo cui il malvivente era il leader del cartello di Sinaloa, la potente organizzazione criminale messicana che solo nell'ultimo anno avrebbe ottenuto oltre dieci milioni di dollari di guadagni dalla vendita delle sostanze stupefacenti.
La vicenda ha destato un prevedibile interesse non solo sui media ma anche tra le autorita' di Mesico Messico e Usa. Il governo del Messico ha proposto agli Stati Uniti di creare una commissione binazionale per recuperare gli asset dell'organizzazione criminale guidata da "El Chapo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Marcelo Ebrard Casaubond riportando parte della conversazione avuta domenica con il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo. "E' una proposta che Pompeo ha detto di aver visto con simpatia, anche se aspettiamo una risposta ufficiale", ha detto Ebrard nel corso della tradizionale conferenza stampa quotidiano celebrata dal presidente Andres Manuel Lopez Obrador. Una commissione che dovrebbe fare chiarezza innanzitutto sull'ammontare della fortuna del boss, spiega Ebrard parlando di stime che oggi vano dai 12 ai 15 miliardi di dollari.
La ragione per creare un gruppo binazionale, spiega il ministro degli Esteri messicano, e' proprio nella natura dell'organizzazione criminale guidata da "El Chapo". "Perche' esistono informazioni su asset nel sistema finanziario o in altre aree che gli Stati Uniti dovrebbero condivider cohn il Messico, e, allo stesso modo, informazioni rispetto alle attivita' in Messico che noi dovremmo condividere con loro", ha detto Ebrard tornando a rivendicare "la buona idea" di sviluppare un lavoro "congiunto formale, che renda possibile scambiare informazioni" che altrimenti andrebbero rimarrebbero separate. La settimana scorsa, il presidente Lopez Obrador aveva detto ch eil governo messicano avrebbe lavorato per riportare in patria i soldi confiscati a "el Chapo". "Credo che tutto quello che si confisca e che ha a che vedere con il Messico deve essere restituito al Messico, a tutti i messicani", ha detto il capo dello stato messicano.
(agenzia Nova)
 
 
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