Il
New York Times annuncia che l'anno prossimo farà pagare una parte degli articoli pubblicati online. Anche in Francia si moltiplicano le offerte miste gratis/a pagamento, mentre tutto il settore s'aspetta molto dalle applicazioni mobili.
Lo stato dell'arte.
Il 44% dei visitatori di
Google News guarda i titoli del portale d'attualità senza andare sui siti dei giornali, dice un sondaggio di
Outsell. Secondo quest'indagine, condotta nel luglio 2009 tra 2.787 statunitensi consumatori d'attualità, il 57% delle persone in cerca di informazioni si rivolge in modo prioritario ai mezzi digitali: il 31% usa un aggregatore come Google News o
Yahoo, l'8% va direttamente sui siti dei media e il 18% su altri siti. Dal sondaggio traspare la difficoltà per i media in Rete di fare cassa. Secondo un sondaggio di
American Press Insitute, in Usa sei editori di giornali su dieci intendono lanciare un'offerta a pagamento. Un modello misto, come quello già adottato da
Libération.fr nel settembre 2009 (3.900 abbonati, contenuti esclusivi e accesso all'edizione cartacea alla vigilia della sua uscita). In Usa,
Wall Street Journal di Rupert Murdoch propone delle sezioni paganti e altre libere. In Gran Bretagna,
Financial Times offre la consultazione gratuita di un certo numero di fogli, e pretende l'abbonamento se si vogliono leggere tutti gli articoli.