Se un treno a lunga percorrenza ritarda di un'ora, il passeggero ha diritto di riavere un quarto del prezzo pagato, anche in contanti. Se il ritardo e' di due ore, il rimborso e' del 50%. Per i viaggi brevi, le ferrovie devono essere piu' rispettosi dei passeggeri e informarli meglio. Tutto questo e' contenuto nella legge sui diritti dei passeggeri, presentata dalla ministra della Giustizia Brigitte Zypries. Union e i ministeri regionali dei Consumatori avrebbero voluto un rimborso gia' per mezz'ora di ritardo. La ministra ha spiegato che cio' comporterebbe 240 milioni di costi aggiuntivi, ma soprattutto che la sua legge e' in linea con la direttiva Ue. "Non ha senso concordare regole comunitarie, e poi introdurre diritti nazionali particolari", ha commentato. La direttiva Ue scatta a dicembre 2009, la Germania potrebbe anticipare a maggio, quando inizia la stagione dei viaggi.