Gli abitanti del centro storico della Capitale non ne possono più degli affitti brevi irregolari. L’Associazione Abitanti Centro Storico Roma è sul piede di guerra e chiede alle istituzioni controlli più severi contro chi esercita abusivamente, per tutelare i residenti e preservare l’identità della città.
“Servono maggiori controlli sulle autorizzazioni – dichiara a Repubblica la presidente Viviana Piccirilli Di Capua -: emerge spesso dagli accertamenti della Questura che chi detiene la struttura o non denuncia le presenze o le utilizza come alberghi con una unica reception. Un danno enorme per la città”.
Secondo Di Capua, “l’aumento indiscriminato di b&b sta dilapidando il patrimonio abitativo” e “in questo modo si distrugge l’identità storica di un sito che l’Unesco ha riconosciuto quale patrimonio mondiale dell’umanità. Lo stesso turista che gira per il centro - continua - oggi non trova più quell’identità reale che fa di Roma una città unica, solo negozi di souvenir”.
L’Associazione Abitanti Centro Storico Roma denuncia, inoltre, l’uso di “palazzi vincolati dove dovrebbe essere proibito mettere su un b&b”.
Sul tema l’assessore al Turismo della Capitale, Alessandro Onorato, chiama in causa il Governo. “Il problema è che i Comuni italiani non possono bloccare le aperture di nuovi b&b o case vacanze: il Governo deve dare alle amministrazioni locali l’autonomia di poter decidere”, riferisce al quotidiano Onorato, affermando che “vorremmo porre un freno, magari per 2 o 3 anni, nel sito Unesco di Roma per tutelare il centro storico, il diritto alla residenzialità e un artigianato che ci viene invidiato in tutto il mondo”.
(TTG)
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