La progressiva sparizione dei prezzi imposti e del divieto d'esportazione sta portando un po' di sollievo nel mercato del riso, alimento base di mezzo mondo. Il 27 maggio, alla Borsa di Chicago il prezzo e' sceso di 50 centesimi (circa il 2,5%) perche' un grande esportatore come la Cambogia ha annunciato che riaprira' le frontiere dopo due mesi di chiusura. Gia' il 24 aprile la tensione si era un po' allentata con la ripresa delle esportazioni da Giappone e Pakistan. Anche il Vietnam vuole ridurre i lacci a partire da luglio. Non cosi' l'India, ferma sulla chiusura delle frontiere, come ha detto il suo rappresentante all'agenzia Reuters; al massimo stipulera' accordi particolari con alcuni Stati. Intanto, Paesi fortemente dipendenti dall'importazione, come le Filippine, tentano di rimediare incentivando al massimo la produzione interna. Infine, secondo l'agenzia alimentare FAO, i prezzi dei cereali dovrebbero continuare a scendere grazie agli abbandonanti raccolti previsti per i prossimi mesi; per il grano, ad esempio, si parla dell'8,7% in piu' .