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 USA - USA - Sparatorie, uso marijuana e sicurezza informatica principali preoccupazioni su luogo di lavoro
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6 dicembre 2018 7:41
 
Le armi da fuoco, l'uso dilagante della marijuana e la sicurezza informatica sono al primo posto nel 2019 delle preoccupazioni per quanto riguarda la sicurezza sul luogo di lavoro, secondo un sondaggio tra oltre 800 professionisti delle risorse umane condotti da XpertHR. Secondo l'ufficio statistico Usa, le sparatorie hanno rappresentato il 79 per cento dei casi di omicidio sul posto di lavoro nel 2016. Il 45 per cento degli intervistati ha descritto le misure da attuare per salvaguardarsi in una situazione di sparatoria attiva come "molto impegnative". Una richiesta costante e' stata la promozione di una "cultura della sicurezza sul posto di lavoro". "Il modo migliore per affrontare una minaccia di violenza sul posto di lavoro e' preparare attivamente dipendenti e supervisori. Vanno attuate politiche per la sicurezza dei visitatori, la prevenzione della violenza sul posto di lavoro, la violenza domestica e vietare le armi nel luogo di lavoro, nei modi consentiti dalla legge statale", ha detto Beth Zoller, redattore di XpertHR.
Il problema della droga sul posto di lavoro e' un altro problema importante. La marijuana per uso medico e' legale in 30 stati, mentre piu' di 10 stati, incluso il Distretto di Columbia, l'hanna legalizzato anche per uso ricreativo. Tuttavia, la marijuana rimane illegale secondo la legge federale e classificata come droga del programma I dal governo federale. Per il 34 per cento degli intervistati, e' difficile mantenere un ambiente di lavoro privo di droghe. "La quantita' di stati che hanno legalizzato la marijuana per scopi medici o ricreativi e' salito alle stelle negli ultimi anni. Le aziende stanno chiedendo come devono comportarsi, perche' e' necessario garantire un posto di lavoro sicuro e protetto e avere la certezza che i dipendenti siano vigili", ha detto Zoller. Un sondaggio del 2017 di Instamotor, ha intervistato 600 consumatori di marijuana in Stati in cui era legale per scopi ricreativi. Il 48 per cento ha dichiarato di essere andato a lavorare dopo averla consumata e il 39 per cento ha ammesso di farlo almeno una volta alla settimana.
Garantire la privacy dei dipendenti e proteggere le informazioni riservate e' considerato un altro problema critico. Il 51 per cento dei professionisti delle risorse umane ha dichiarato di aver timore delle violazioni informatiche e la sicurezza dei dati, il 41 per cento ha avuto difficolta' a gestire i dispositivi mobili, la tecnologia indossabile e l'Internet delle cose, il 39 per cento ha trovato difficolta' a gestire l'uso della tecnologia e dei social media mentre al lavoro, e il 31 per cento e' preoccupato per la salvaguardia delle informazioni dei dipendenti in seguito a una violazione dei dati.
(agenzia stampa Nova)
 
 
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