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 SPAGNA - SPAGNA - Staminali contro la cecita' della cornea
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Notizia 
21 gennaio 2010 19:42
 
Alcuni scienziati spagnoli hanno messo a punto una nuova tecnica in grado di curare la cecita' corneale. Questa malattia, dovuta a leucomi vascolari, tracomi o cheratiti, potra' essere curata attraverso il trapianto di cellule staminali, prese dall'epitelio corneale, che hanno un potenziale rigenerativo quasi illimitato, e che possono essere espiantate dall'occhio sano del paziente o da un donatore familiare compatibile, senza rendere necessario il ricovero ospedaliero.
Questa nuova terapia promette di rivoluzionare anche la cura della sindrome di insufficienza limbare, che si verifica quando una malattia o un trauma alterano la presenza delle cellule staminali corneali che si trovano nel limbus (una parte della cornea). Questa malattia colpisce in media 2 persone su 1000. La nuova cura e' stata messa a punto dall'Istituto Universitario di Oftalmobiologia Applicata (Ioba) dell'Universita' di Valladolid e dall'Istituto di Biologia e Genetica Molecolare dello stesso ateneo.
Invalidante e dolorosa, la sindrome di insufficienza limbare provoca una cecita' corneale che finora non trovava cure definitive, tranne il trapianto di cornea, che pero' rappresenta una soluzione solo sul breve periodo, in quanto le cellule madri della nuova membrana continuano a deteriorarsi a causa della sindrome.
Nel presentare ai media la nuova tecnica, la responsabile del'Ioba, Margarita Calonge Cano, ha spiegato che essa consiste nell'estrazione di cellule staminali dall'occhio sano del paziente o da quello di un donatore, anche deceduto, che successivamente sono coltivate in una unita' di processamento cellulare e impiantate nella cornea malata. 'In questo modo, e' possibile tagliare i costi sanitari dovuti all'intervento chirurgico', ha spiegato la ricercatrice.
Finora il nuovo metodo e' stato usato nel quadro di una sperimentazione clinica su 12 pazienti, che si e' dimostrata efficace in otto casi. 'Possiamo dire che la percentuale di successo e' dell'89%", ha dichiarato.
I ricercatori dello Ioba di Valaldolid sottolineano che con la nuova terapia, nella maggior parte dei casi il trapianto non e' necessario o puo' essere rimandato ad un'eta' piu' avanzata del paziente, riducendo la necessita' di un secondo o terzo intervento, migliorando la qualita' della vita. 'Nel caso il trapianto sia necessario', ha osservato ancora la ricercatrice, 'le possibilita' di successo aumentano'.
L'obiettivo degli scienziati dell'Ioba e' riuscire a ottenere, in futuro, cellule staminali da altri tessuti del corpo per usarli nella ricostruzione della cornea, evitando cosi' il ricorso ad occhi espiantati da cadaveri in casi di pazienti colpiti dalla sindrome da insufficienza limbare a entrambi gli occhi e senza donatori viventi compatibili.(Paola Del Vecchio. ANSAmed)
 
 
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