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 ITALIA - ITALIA - Staminali cordonali. 10 milioni di euro dal Governo per la raccolta
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23 dicembre 2009 18:19
 
Uno stanziamento di 10 milioni di euro per incrementare il sistema di raccolta del sangue da cordone ombelicale. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, intervenuta alla trasmissione 'Medicina 33' di Raidue.
'In Italia -ha affermato Roccella- ci sono attualmente 19 biobanche per la conservazione del sangue da cordone ombelicale, mentre e' piu' difficoltosa la raccolta soprattutto per motivi logistici legati al trasporto e al coordinamento. Per questo abbiamo stanziato 10 milioni di euro, proprio per incrementare il sistema di raccolta'.
Riferendosi all'utilita' di tale pratica, Roccella ha spiegato che e' necessario 'avere un numero sufficiente di campioni, ovvero di tipi di cellule staminali dal sangue del cordone ombelicale, per poter effettuare trapianti. La conservazione del cordone, in sostanza -ha chiarito- serve appunto al fine di trapianti in caso di particolari malattie del sangue, come le leucemie'. Si tratta di 'trovare i campioni compatibili con cui fare il trapianto. Quindi il problema non e' quello di avere un numero altissimo di campioni, ma di avere un numero sufficiente di tipi'.
Quanto al settore privato, in Italia, ha ricordato il sottosegretario, 'con gli ultimi passaggi normativi e' stato vietato, perche' il privato e' finalizzato innanzitutto alla raccolta 'per se stessi', ovvero la cosiddetta 'conservazione autologa''. Finora pero', ha concluso Roccella, la conservazione autologa 'si e' dimostrata inappropriata, anche in relazione alle evidenze scientifiche'.
'Bene lo stanziamento di 10 milioni di euro, ma non basta.' Cosi Ignazio Marino, senatore del Partito Democratico, commenta l'annuncio dello stanziamento.'Bisogna riorganizzare meglio, il sistema, gia' esistente, delle biobanche. Non sarebbe piu' logico -rileva Marino- avere due, o al massimo tre banche, a livello nazionale concentrando le risorse in pochi centri e rendendo sicuramente piu' efficiente e meno costoso il sistema? I soldi risparmiati potrebbero essere investiti per raccogliere i cordoni in tutti gli ospedali'. Infatti, 'il secondo punto riguarda le difficolta' legate alla raccolta: per questo servirebbe semplicemente assumere qualche persona per organizzare il lavoro nelle sale parto ventiquattr'ore al giorno, sette giorni su sette. Oppure basterebbero brevi corsi di formazione e incentivi per le ostetriche e si risolverebbero cosi' il problema del black out del servizio durante la notte e nel weekend'. E invece 'il 98% dei cordoni dei bambini, sui quasi 500mila che nascono ogni anno in Italia, viene buttato e con esso le preziose cellule'.
 
 
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