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 SRI LANKA - SRI LANKA - Torna la pena di morte per i narcotrafficanti
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Notizia 
13 luglio 2018 18:02
 
 Torna la pena di morte in Sri Lanka: verranno impiccati trafficanti e autori di crimini legati alla droga. Lo ha annunciato il presidente Maithripala Sirisena che ha promessa una politica del pugno duro nella lotta alla piaga della tossicodipendenza, ponendo fine alla moratoria ufficiosa sulla pena di morte vigente in Sri Lanka dal 1976. Sirisena ha precisato di essersi ispirato dalle Filippine del presidente Rodrigue Duterte, considerato un esempio nella lotta alla droga. Dalle parole ai fatti, il governo ha gia' predisposto un annuncio per selezionare d'urgenza un boia, che sara' responsabile dell'esecuzione fisica della pena capitale: allettante lo stipendio, 35 mila rupie, circa 200 euro. "L'annuncio sara' pubblicato gia' la prossima settimana. Dobbiamo tenerci pronti per poter procedere alle impiccagioni decise dal governo" ha dichiarato Thushara Upuldeniya, portavoce del sistema penitenziario nazionale. Un organismo incaricato dell'attuazione della pena capitale esiste gia' in Sri Lanka, ma i suoi tre carnefici hanno rassegnato le dimissioni anni fa, in mancanza di 'lavoro'. Condanne alla pena capitale sono regolarmente comminate da tribunali locali per omicidi, stupri e crimini legati alla droga, ma negli ultimi 41 anni sono sempre state commutate in carcere a vita. Secondo le autorita' penitenziarie dell'isola dell'Oceano Indiano, su 373 persone condannate a morte nel paese, 18 erano colpevoli di gravi crimini legati al narcotraffico. Amnesty International e altre organizzazioni di difesa dei diritti umani hanno gia' chiesto al presidente dello Sri Lanka di fare marcia indietro.
 
 
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