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 USA - USA - Tossicodipendenti. Narcosale in Rhode Island
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Notizia 
7 agosto 2021 17:59
 
Il governatore del Rhode Island, Daniel McKee, ha firmato un disegno di legge che autorizza un programma pilota di due anni di centri di riduzione del danno per prevenire le overdose di droga. Il Rhode Island diventa il primo stato del paese ad autorizzare tali strutture. I centri di riduzione del danno - chiamati anche narcosale o servizi di consumo supervisionato, strutture di iniezione supervisionate o servizi di prevenzione dell'overdose - sono strutture in cui le persone possono consumare sostanze che si sono procurate in altri luoghi sotto la supervisione di personale addestrato in uno spazio igienico e sicuro.

Centinaia di studi basati sull'evidenza e sottoposti a revisione paritaria hanno dimostrato che i centri per la riduzione del danno aiutano a prevenire le morti per overdose, non incoraggiano l'uso di droghe e forniscono un accesso al trattamento per coloro che lo desiderano. Riducono anche i rischi da inizione e la trasmissione di malattie infettive, compreso HIV, epatite C e epatite B, e migliorano l'ordine pubblico, riducono la criminalità. Questi servizi sono destinati a completare, non a sostituire, i servizi esistenti di prevenzione, riduzione del danno e trattamento.

"Questa vittoria nel Rhode Island ci dà la speranza che ci siano politici disposti a fare ciò che deve essere fatto per salvare vite umane di fronte a una delle peggiori crisi di salute pubblica del nostro tempo", ha affermato Lindsay LaSalle, amministratore delegato della Dpa – Drug Policy Alliance..

“Con almeno 92.000 persone morte per overdose nel solo 2020, semplicemente non possiamo più aspettare. Dobbiamo utilizzare ogni risorsa di salute pubblica a nostra disposizione, specialmente quelle che sappiamo funzionare. E dobbiamo farlo ora. Ci sono montagne di prove, da anni e anni di esperienza in altri paesi, per dimostrare che questi centri salvano vite, aumentano la probabilità che una persona acceda al trattamento e forniscono alle persone l'accesso ad altre risorse sanitarie di vitale importanza».
 
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