Brasiliani, cinesi, indiani e russi hanno qualcosa in comune: un grande appetito per i media e i divertimenti. Spettera' soprattutto a loro la crescita di questi due settori, nella misura di un quarto in cinque anni. Nel 2009 la Cina sara' gia' il secondo Paese dietro agli Usa, dopo che nel 2008 avra' superato la Gran Bretagna e nel 2009 il Giappone. Questo dice lo studio annuale di PricewaterhouseCoopers, presentato il 23 ottobre. Trainato dal quartetto dei principali Paesi emergenti, il valore del comparto (editoria, tv, Internet, casino', parchi di divertimento, eventi sportivi, film, musica, radio) passera' da 1.045 miliardi di euro del 2006 a 1.428 nel 2011, ossia una crescita annua media del 6,4%, superiore a quella dell'insieme dell'economia.