Si prospetta un gran lavoro alla COP 25 di Madrid (2-13 dicembre): molti i temi di discussione per le delegazioni nazionali, in particolare la messa a punto dei meccanismi di sostegno ai paesi che hanno subito danni ascrivibili al cambiamento climatico (loss and damage mechanism) e la definizione di regole chiare per il mercato del carbonio (carbon market) previsto dall’articolo 6 dell’Accordo di Parigi, che entrerà in vigore nel 2020.
Le cose peraltro non stanno andando come dovrebbero: le concentrazioni medie globali di anidride carbonica continuano a salire avendo raggiunto 407,8 parti per milione . L’ultimo documento delle Nazioni Unite “Emission gap Report 2019” mostra come le emissioni globali stiano crescendo dell’1,5% all’anno, mentre per rispettare l’obiettivo più ambizioso dell’Accordo di Parigi (1,5°C) dovrebbero ridursi del 7,6% all’anno.
(Scienza in Rete)