La Cina deve aprire di più le porte ai film di Hollywood e ai media occidentali. L'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) ha infatti respinto il suo ricorso contro la decisione dello scorso agosto di non accettare i limiti posti da Pechino all'importazione di libri, cd e dvd occidentali, in quanto lesivi delle regole dell'Organizzazione. La Cina voleva far valere il criterio secondo cui i prodotti culturali dovrebbero seguire norme diverse. Finora ha consentito l'importazione di soli 20 film stranieri all'anno e vietava la vendita di brani musicali in Internet -ostacoli che hanno spinto gli Usa a reclamare presso il Wto. Ora Pechino ha un anno di tempo per mettersi in regola, pena sanzioni miliardarie.