Salve, scusate ancora il disturbo. Leggendo le condizioni di
licenza per il software Windows 10, vorrei portare alla vostra
attenzione una frase in particolare. " Il licenziatario potrà
contattare il produttore del dispositivo o l’installatore oppure
il rivenditore, qualora abbia acquistato il software direttamente,
per conoscere le modalità di restituzione del software o del
dispositivo e di rimborso del prezzo. Il licenziatario dovrà
attenersi a tali modalità, che potrebbero richiedere la
restituzione del software unitamente al dispositivo sul quale il
software è installato per ottenere il rimborso del prezzo, se
previsto.", l'ho trovato direttamente sul sito della Microsoft,
dinanzi a questa affermazione presente nel contratto, il Giudice
non potrebbe dar ragione all'azienda produttrice di PC? Allego
contratto.
Rita, da Foggia (FG)
Risposta: a nostro avviso, la restituzione del pc è una pretesa ingiusta. Tanto ingiusta che nel caso da noi portato fino in Cassazione, non è stata presa in considerazione dai giudici. In breve, per ottenere il rimborso, il produttore non puo' pretendere che l'utente si privi del bene che ha appena acquistato. E' sufficiente che l'utente non accetti la licenza (cosa che microsoft puo' benissimo verificare a distanza).
Detto questo, è sempre possibile che trovi un giudice che le darà torto (la giustizia italiana ha sempre una componente di terno al lotto). Ma detto questo, cosciente dei rischi che sempre ci sono quando si fa una causa, a nostro avviso lei ha ragione e nei casi da noi trattati, i giudici concordano con noi.