Mentre partiti e movimenti giocano al rimpiattino, arroccandosi sulle proprie posizioni, la Banca Centrale Europea (BCE) prosegue nell'acquisto dei titoli di Stato, mantenendo bassi i tassi di interesse. Dal 2015 la BCE ha acquistato titoli si Stato italiani per un valore di 337 miliardi di euro garantendo la stabilità dei tassi. L'intervento della BCE non riguarda solo l'Italia, ma il nostro Paese ha il problema del terzo debito pubblico mondiale e un terzo dei nostri debiti è in mano straniera.
Se non ci fosse l'intervento della BCE, il differenziale (lo spread) tra titoli di Stato italiani e tedeschi (Btp-Bund) salirebbe verticalmente, facendo aumentare il debito pubblico che, ricordiamo, oggi è di circa 2300 miliardi di euro; è come se ogni italiano, neonato e novantenne, avesse un debito di circa 38 mila euro.
In sintesi, verrebbe meno la stabilità economica del nostro Paese.