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Anche Firenze ha diritto al terrore
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Articolo di Miguel Martinez *
20 novembre 2015 10:14
 
Apprendiamo che l’Fbi avrebbe segnalato all’Italia che i prossimi obiettivi saranno “San Pietro a Roma, il Duomo e la Scala a Milano”.
Francamente troviamo offensiva la decisione di non includere nella lista Firenze, che peraltro il nostro Sindaco ha da poco dichiarato “Capitale culturale, morale e di civiltà”.
Anche perché Firenze è concretamente sotto minaccia, come dimostra questa locandina del Corriere Fiorentino. 

Le persone normali conoscono vagamente Palazzo Pitti come non-location dell’event denominato “Pitti Bimbo“.
Invece, l’infallibile squadra di storici dell’arte che l’Isis ha messo insieme tra i più colti spacciatori delle banlieues parigine, ha scoperto l’esistenza di Giovanni da San Giovanni, un geniale e dimenticato pittore del Seicento che andava in giro, come racconta in un bel saggio Silvia Bonacini, come se “i panni gli fossero stati gettati addosso dalla finestra”.
Giovanni da San Giovanni aveva dipinto, a Palazzo Pitti, un ironico affresco in cui si vedono i Satiri che cacciano la cultura dal Parnaso.
Accanto, si vede un certo Maometto che caccia anche lui la cultura da Bisanzio, la quale prende rifugio in Toscana.
Già lo scorso luglio il capo della polizia, Alessandro Pansa, aveva segnalato la paurosa minaccia: i muslimanici, si sa, non accettano battutine sul loro Profeta.
Ora, in tutto questo c’è un piccolo problema. Il Maometto con cui se la prendeva Giovanni da San Giovanni era Maometto Secondo.
Certo, non possiamo pretendere né dal capo della polizia, né dai titolisti nostrani, di distinguere tra il profeta fondatore dell’Islam e il sovrano ottomano Mehmet II, nato settecento anni dopo.
Un po’ come per certa gente, la madre di Gesù e la cantante Louise Veronica Ciccone fanno sempre Mamma dei Valori dell’Occidente.
In rete, non siamo riusciti a trovare una chiara immagine dell’affresco maledetto, visto che evidentemente interessa solo a Silvia Bonacini e agli storici dell’arte dell’Isis.
Ci auguriamo che le prime persone ad aver fotografato l’affresco, se usciranno vive dalla caccia che in queste ore stanno dando loro CIA, Digos, renseignements, verfassungsschutz, mukhabarat e chissà chi altro, ci vorranno fare avere la foto.

* Miguel Martinez, da Kelebek Blog
 
 
 
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