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Caos pronto soccorso. L'incoscienza dei medici che minacciano dimissioni
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2 marzo 2023 9:54
 
Il sistema dell’Emergenza-Urgenza e dei Pronto Soccorso è al collasso, la denuncia non arriva dai pazienti ma dagli stessi medici e solo in Toscana sono quasi 300 quelli che hanno sottoscritto una lettera aperta (1): i medici denunciano un peggioramento delle prestazioni erogate causato dalle condizioni di affollamento del pronto soccorso dovuto a varie carenze tra le quali i posti letto.

Siamo solidali coi medici ma non con le loro minacce, perché se dovessero metterle in atto, i pazienti e gli utenti dei loro servizi sarebbero le prime vittime. La Regione e lo Stato non hanno un’anima, altrimenti non saremmo giunti a questa situazione, ma le persone l’anima e la salute ce l’hanno.

Quindi, in attesa che istituzioni, amministratori e governanti ingrati e incapaci si rendano conto dei danni che hanno causato, sarebbe malvagità e beffa far soffrire coloro che dovrebbero beneficiare dei servizi sanitari, utenti già provati da disservizi come liste d’attesa da vergogna umana, clinica e politica.

L’osmosi medici/pazienti è fondamentale per combattere queste malefiche istituzioni. Forme di protesta altrettanto incisive, che non l’abbandono del servizio o lo sciopero, esistono e possono incidere altrettanto bene sulle istituzioni. La controparte dei medici e dei pazienti non sono privati che dovrebbero essere stimolati per non incorrere in mancanza di guadagno, ma è lo Stato, siamo tutti noi pazienti/utenti inclusi. 

Alcuni esempi? Stato, se non intervieni per rimediare, non paghiamo le tasse, rendiamo la vita impossibile agli amministratori responsabili con azioni dirette nei consigli regionali (coi consiglieri disponibili) e nel Parlamento. Andiamo, al limite, a verniciare di nero o di rosso i vostri palazzi e le vostre case, sgonfiamo le ruote delle vostre macchine di servizio, facciamo lo sciopero della fame (altroché Cospito….)... ma non aggiungiamo danno al danno colpendo i più deboli, i pazienti/utenti.

 
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