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Droghe illegali: sicurezza pubblica e sanitaria. Gioco delle parti a Firenze e in tutto il mondo
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Articolo di Vincenzo Donvito
4 dicembre 2019 11:18
 
 Ieri 3 dicembre alla Prefettura di Firenze si è riunito il “comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Oltre all’elenco dei dati delle azioni di polizia sul territorio (1), così si è espresso il Prefetto:
“Abbiamo condiviso con il Sindaco una forte azione di contrasto contro lo spaccio di droga. Ma dobbiamo essere consapevoli che questa è solo l’altra metà del fenomeno. Se vogliamo stroncare il mercato, dobbiamo agire infatti sulla domanda, anzi sul consumo. Saremo impegnati pertanto su un’azione di prevenzione e di repressione intensa. A tale scopo nei prossimi giorni la Prefettura insedierà ‘Il tavolo permanente per la prevenzione ed il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti’”.
A cui ha fatto eco il Sindaco Dario Nardella che ha annunciato una serie di interventi di natura sociale e culturale: “Se vogliamo davvero dare una risposta concreta al fenomeno della droga non basta dare la caccia agli spacciatori. Abbiamo già in programma un rafforzamento degli interventi con un pacchetto di iniziative che presenteremo nel dettaglio nei prossimi giorni”. Che come anticipa un quotidiano locale (2) si tratterebbe di sensibilizzazione verso i giovani sui rischi della droga, nonché il potenziamento della lotta alle dipendenze.

Abbiamo fatto mente locale sui dati e soprattutto sugli intenti (lodevoli) dell’autorità prefettizia e di quella amministrativa e siamo tornati indietro di alcuni decenni e abbiamo riletto le stesse dichiarazioni e gli stessi intenti. Siamo andati un po’ avanti e un po’ indietro nel tempo e – nulla – il risultato era sempre lo stesso. Eppure Prefetti e Sindaci… sì che sono cambiati… ma la droga no! Anzi, è cresciuta come quantità e tipologia. E’ rimasta sempre lì, incrostata ai marciapiedi di tanti luoghi, muri e angoletti della città, incluso l’attuale luogo turpe per eccellenza, piazza Stazione, tant’è che hanno fatto chiudere McDonald’s…. e non hanno risolto nulla, tranne che far perdere un po’ di soldi al ristorante americano… che se non fosse stato una multinazionale avrebbe notevolmente compromesso il suo status economico (3).

Ed è proprio questo su cui ci preme concentrare l’attenzione. Un “questo” che chiameremo “gioco delle parti”.

Quadro generale
- Consumatori sempre in crescita, esseri umani che non indietreggiano di fronte ai pericoli legali a fronte dei presunti vantaggi fisici e psicologici che proverebbero per l’alterazione del proprio stato.
- Mercato illegale in crescita ovunque (produzione, distribuzione all’ingrosso e dettaglio), con conseguente destabilizzazione economica, istituzionale, sociale e sanitaria in tutti i luoghi della filiera.
- Autorità di polizia (e talvolta anche l’esercito), amministrative, giudiziarie e sanitarie perennemente mobilitate per tamponare il fenomeno, con risultati di grande rilievo mediatico e numerico (sequestri e sentenze), ma decisamente inferiori rispetto alla crescita del mercato illegale e dei suoi vari attori.
- Mercato legale, grazie ad alcune legalizzazioni, in lieve crescita con risultati positivi in termini di ricaduta economica, giudiziale e sanitaria. Ma la cui efficacia è ancora troppo presto valutare in assoluto a causa del limitato numero di territori coinvolti e del limitato periodo di applicazione delle norme legalizzatrici.

Intanto, a Firenze e non solo, le situazioni sono quelle che sono e le dichiarazioni, e gli intenti, del Prefetto e del Sindaco assumo un aspetto di “campana stonata”, visto che sono sempre gli stessi da anni ed anni e i risultati sono sempre il contrario di quello che ci si aspettava. Un’unica differenza rispetto al passato (grazie essenzialmente ai servizi sanitari del Comune) è che sono diminuiti i morti per eroina (anche se di recente è ripreso un lieve aumento), droga non più di moda; anche se cominciano a fare capolino le vittime degli oppiacei tipo fentanyl per lenire i dolori, oppiacei che non trovando sufficiente spazio nel mercato legale, facilmente vengono offerti in quello illegale. La situazione Usa in merito, di vero e proprio pericolo sanitario, crediamo debba essere un buon campanello d’allarme in merito.

Il “gioco delle parti” è proprio questo: ognuno fa il suo, ma la regia non c’è. Prefetto e Sindaco fanno il loro mestiere, ma il legislatore nazionale è come se non esistesse, visto che le leggi tutt’ora in vigore continuano ad essere quelle che hanno generato e continuano a far genere questo metistofelico "gioco delle parti".

1 – qui il comunicato della Prefettura
2 – Corriere fiorentino del 04/12/2019
3 – qui un nostro comunicato in materia
 
 
 
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