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Identità digitale del cittadino per accedere ai servizi pubblici online (SPID): si parte?
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Articolo di Rita Sabelli
15 marzo 2016 10:21
 
C'è anche il Comune di Firenze tra gli enti che per primi partecipano all'attivazione, ancora sperimentale, del sistema di accesso del cittadino ai servizi online delle pubbliche amministrazioni tramite credenziali uniche, ovvero tramite la nuova identità digitale valida a livello nazionale che va a sostituire i diversi codici e sistemi esistenti.

Stiamo parlando dello SPID, il “Sistema pubblico per l'identità digitale” che dovrebbe finalmente partire oggi dopo anni di annunci, decreti, sperimentazioni. Sono infatti arrivati i primi regolamenti dell'AGID, l'AGenzia per Italia Digitale, che ha accreditato tre soggetti (Telecom, Infocert e Poste Italiane) al rilascio e alla gestione delle identità digitali.

Il sistema permette al cittadino di accedere a servizi online delle amministrazioni pubbliche con credenziali uniche e valide in tutto il territorio italiano.
I servizi coinvolti sono tutti quelli gestiti da enti pubblici: dall'iscrizione a scuola al pagamento delle tasse locali, dalla richiesta di certificati anagrafici al ritiro di referti medici, etc.etc.

Non si tratta di un concetto nuovo, ma fino ad oggi ogni struttura pubblica gestiva gli accessi al proprio sito in modo diverso deciso autonomamente (con username e password, smart card, token, etc.). Non è detto che i vecchi codici di accesso vadano perduti; per quelli rilasciati con un sistema di sicurezza di un certo livello (Agenzia delle entrate, INPS), il vecchio PIN potrebbe essere mantenuto e convertito nel nuovo Spid.

Si parte con gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione, ovvero Inps, Inail, Agenzia delle entrate, alcune Regioni (Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Umbria) e alcuni Comuni (Firenze, Venezia, Lecce).
Gli obiettivi sono arrivare entro Giugno 2016 all'accesso ad oltre 600 servizi con copertura di tutte le amministrazioni nazionali entro 24 mesi, e il raggiungimento di 6 milioni di utenti entro il 2016.

E' probabile che il sistema poi si estenda anche a soggetti privati per la gestione dei propri servizi (bancari, assicurativi, e-commerce), comunque non obbligati.

Per approfondimenti si veda la nuova scheda pratica Identità digitale del cittadino per accedere ai servizi pubblici online (SPID): una guida
 
 
 
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