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Privilegi taxisti. L’esempio e il nulla di Firenze
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1 novembre 2024 11:10
 

La vicenda dei privilegi dei taxisti è tutt’altro che terminata o su un percorso di soluzione. E’ in alto mare. Ricompare e scompare, dipende dal vento occasionale della politica.
Esempio Firenze. Comune, associazioni di categoria e sindacali hanno trovato un accordo per non fare brutta figura coi politici dei Paesi ricchi durante il G7 del Turismo che si terrà nel capoluogo toscano dal 7 al 17 Novembre. Libertà di orari nei turno di servizio, soprattutto la seconda guida per il medesimo veicolo. Poi tutto come prima. Con tanto di promessa di incontrarsi nuovamente per il dopo.

Insomma, la presa per i fondelli dei taxisti continua. La strategia è prendere tempo e rimandare. E le amministrazioni, nell’ambito ovviamente dei loro poteri, ci cascano e continuano. A livello nazionale non se ne parla. Uber e dintorni continuano ad essere vietati. 

Il fatto che a singhiozzo il problema dei disservizi ci sia e cresca, soprattutto quando qualche politico o personaggio vip ne viene coinvolto, e quindi non solo quando c’è il G7, è cronaca di passaggio. Poi, i taxisti continuano a fare come credono. In attesa del prossimo evento. Dove si incontreranno per rimandare al successivo.

Un gioco delle parti malefico.
Taxisti credibili, affidabili, responsabili e impegnati che, per esempio, tra 2017 e 2019 dichiarano un reddito medio annuale lordo poco sopra i 15mila euro, poco più di 1.250,00 euro lordi al mese, con cui mantenere se stessi, la vettura e ammortizzare l’acquisto della licenza (tra 140mila di Roma e 250mila di Firenze).
Amministrazione locale che mette delle toppe in cerca solo di pace sociale e zero visibilità mediatica su una questione che, se i partner del G7 venissero a conoscere per bene, si domanderebbero se siamo in Russia o in Cina, piuttosto che a Firenze.

In questo contesto ci siamo noi utenti, o meglio sudditi, in una città come Firenze, e non solo, dove se c’è bisogno di prendere un taxi, si preferisce, potendo, andare a piedi.

Forse l’incontro fiorentino del G7 è occasione per affrontare meglio il problema? Macchè.
Assisteremo ad una sfilata di grandi esperti economici, guidati per l’occasione dal nostro ministro del Turismo, che godranno delle bellezze di Firenze e Toscana, si ascolteranno fra di loro e ognuno continuerà come prima.
Grande assente: un potere politico europeo, quello che su altre cose è determinante, ma che in materia è latitante. E visto l’andazzo, se non arrivano decisioni e imposizioni comunitarie continueremo a stare dietro ai taxisti di 1.250,00 euro lordi al mese.


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