Il Comune di Firenze ha deciso di coadiuvare la sicurezza urbana notturna con gli steward, operativi venerdì e sabato dalle 22 alle 2 di notte nelle zone considerate a rischio.
“Una squadra nutrita di steward preparati appositamente per prevenire situazioni di disturbo delle persone che frequentano le piazze della movida… un elemento di controllo del territorio e di rassicurazioni della comunità fondamentale anche grazie al collegamento costante che questi professionisti avranno con la polizia municipale e al coordinamento delle forze dell'ordine.”, ha detto il Sindaco Dario Nardella (1).
Secondo l'assessora alla Sicurezza pubblica, Benedetta Albanese, si tratta di “un più ampio disegno di sicurezza partecipata”. E all’unisono il comandante dei vigili, Francesco Passaretti: “un progetto di sicurezza integrata che vedrà impegnate in sinergia tutte le forze di polizia presenti sul territorio con la collaborazione preziosa degli steward” (1).
Ci viene un dubbio: ma alla bisogna non ci sono già i vigili urbani? Nonostante il linguaggio ostico (sicurezza partecipata, sicurezza integrata), abbiamo compreso che è qualcosa come i vigilini che, se rilevano qualche problema, devono chiamare i cugini più grandi, quelli con la divisa vera, perché l’eventuale ordine pubblico sia ristabilito. E nel frattempo che chiamano i cugini, le situazioni di disordine continuano ad esserci e peggiorare…..
della serie: ma questo servizio non è quello ordinario dei vigili, con tutti i poteri che hanno di intervento immediato e quindi con maggiori garanzie di sicurezza per tutti?
Allo stato abbiamo capito solo una cosa, che queste signore e signori steward è bene che siano alla moda, in english of course, così il Comune sembra più figo. “Roba da chiodi”, si dice a Firenze.
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