Il prossimo 7 settembre a Lucca si svolge il Toscana gay pride. Sono già cominciate le squallide proteste di alcuni politici che lamentano la vicinanza temporale con alcune festività religiose, come se queste ultime fossero in contrasto con una festa che dovrebbe cantare un inno alla libertà individuale e sessuale.
Ma queste sono “bazzecole” rispetto ad un altro problema che pesa come un macigno sulla ingenua credulità degli organizzatori.
Nel corteo immaginiamo ci sarà un tripudio di bandiere palestinesi e se qualcuno oserà presentarsi con una bandiera israeliana, se gli va bene sarà solo invitato ad allontanarsi, anche se Israele è l’unico Paese in medio oriente che non manda in galera o ammazza, e che difende, le persone lgbtq+.
Hamas, Hezbollah, Iran sono invece tra i peggiori nemici di tutto quello che il pride di Lucca decanta… nemici anche con flagellazioni e morte.
E non possiamo rilevare che altrettanto è successo in altri pride italiani nei mesi scorsi, capaci solo di emulare manifestazioni europee e non solo. Ma, si sa, è la moda... Tutte manifestazioni pilotate e macchinate dalla potente macchina mediatico-religiosa di Hamas, dell’Iran e diverse frange palestinesi che - ingannando Onu e non solo - auspica e rivendica lo sterminio del suo stesso popolo come metodo di sterminio di Israele e di tutti gli ebrei.
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