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Aborto, RU486: è arrivata la vela fiorentina dei ProVita. Una pernacchia
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Comunicato di Vincenzo Donvito
15 dicembre 2020 9:36
 
  Dopo tanto clamore in tante altre città e a livello nazionale, i manifesti di ProVita contro l’aborto (1) sono arrivati anche a Firenze in forma di vela. Scontato lo strascico di polemiche anche abbastanza surreali.
In attesa che la casa produttrice della pillola abortiva Ru486 li denunci per diffamazione (“mette a rischio la salute e la vita della donna”, è un po’ discutibile...) non ci resta che incontrare queste vele. L’avviso urlato che spesso rimbomba tra i palazzi delle strade in cui abitiamo, “è arrivato l’arrotino”, ci ronza in testa. E probabilmente la maggior parte delle persone, così come non hanno da affilare coltelli e forbici, oltre il folklore non ci faranno caso visto che non hanno a che fare con l’aborto.

E chi in qualche modo ha a che fare con l’aborto, si farà convincere a non usare la pillola e ricorrere all’aborto chirurgico, o addirittura a non abortire? Mah. Chi decide di abortire si informa e non ricorre più alla prima mammana consigliata dall’amica dell’amica, e se si informa - a Firenze e in Toscana più che altrove - saprà che il metodo più consigliato dalla Salute pubblica è la RU486: sanitariamente meno invasiva, per il corpo, per la mente e per la spesa pubblica.
Chi è in dubbio se abortire o meno, sicuramente non si farà condizionare da queste vele/arrotino. Ben altri sono i ragionamenti, i sentimenti, i pensieri, le preoccupazioni per decidere l’interrruzione di una gravidanza non desiderata o a rischio.

A chi sta facendo questa propaganda non gliene frega nulla della RU486 ma vuole solo lanciare un messaggio per convincere le donne a non abortire. Legittimo il loro credere che lo zigote fecondato sia un essere umano così come è legittimo credere che esista un Dio che ci organizza la vita prima, durante e dopo la morte. Ma finisce qui. Anzi, se qualcuna non sapeva cosa fosse la RU486, oggi, incuriosita, si informerà meglio e – ma guarda un po’ - scoprirà che per abortire è molto, ma proprio molto meglio di qualunque altro tipo di strumento.

Morale: quando vediamo passare le vele/arrotino, è inutile inveire, minacciare denunce per chi sta esprimendo la sua opinione che è diversa dalla nostra. Pensiamo tra noi stessi che se l’aborto non fosse legale le donne lo praticherebbero lo stesso, morirebbero come accadeva prima della legge del secolo scorso e andiamo avanti. Se proprio con ce la facciamo a stare calmi, nel rispetto dell’espressione del loro pensiero, rivolgiamoci alla vela/arrotino e facciamo una pernacchia. Chi guida la vela/arrotino non capirà, ma noi forse ci sentiremo meglio.


NOTE
1 - Una donna (ovviamente bella e giovane) riversa in terra dopo aver dato un morso ad una mela e la scritta: Prenderesti mai un veleno? Stop alla pillola abortiva RU486: mette a rischio la salute e la vita della donna e uccide il figlio nel grembo. #dallapartedelledonne. Firma: Provita e famiglia.
 
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