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Il Partito dei Pirati: oltre la rete
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Articolo di Rosa a Marca
7 dicembre 2011 9:43
 
Il 3 e 4 dicembre, a Offenbach sul Meno si è tenuto il congresso del Partito dei Pirati tedeschi, con 1322 membri (il doppio di cinque anni fa) che hanno discusso di tutto a ruota libera e a ritmo sostenuto. Anche troppo, se alcuni temi sono stati appena sfiorati, e se una proposta che parrebbe imprescindibile come quella del nuovo diritto d'autore in Internet è stata rinviata al programma elettorale del 2013.
Il congresso aveva qualcosa di vagamente surreale, come una sorta di mondo alla rovescia. Mentre tutti i partiti tedeschi, dalla SPD ai Verdi a Union e FDP, s'interrogano sempre di più sulla comunicazione e Internet, i Pirati sembrano aver messo da parte la loro ragion d'essere per spaziare in mare aperto e presentarsi come una formazione liberale di nuovo conio.
Così, il modello sociopolitico che disegna il programma del partito ha preso in seria considerazione il reddito universale o di cittadinanza. Ciò significa che, se il lavoro è tutto quel che è utile alla società -le faccende domestiche, l'assistenza ai familiari, la creazione artistica e molto altro- allora, ogni cittadino deve poter disporre di un reddito, a prescindere da qualsiasi altro criterio.
Ma c'è di più nella strategia politica dei Pirati: l'auspicio di un freno al lavoro interinale; il diritto di voto per gli stranieri nelle votazioni amministrative; la convinzione che tutte le droghe debbano essere legalizzate; l'idea della separazione tra Stato e Chiesa, ossia che non competa più allo Stato di riscuotere la Kirchensteuer o imposta di culto da destinare alle confessioni cattolica e protestante.
Abbandonata la monotematicità, i Pirati si sono dovuti cimentare anche con l'Europa, la crisi, la stabilità dell'euro e così via, solo che, dopo un gran discutere è venuto fuori un appello piuttosto vago: il Partito dei Pirati è ben consapevole di quanto l'Unione Europea sia importante per la pace, il benessere e lo stato di diritto, ma teme che la crisi dell'euro sovverta le fondamenta stesse dell'idea europeista.
A Offenbach è emersa con chiarezza l'ambizione del Partito Pirata. Finito il tempo della modestia, bisogna guardare avanti, avere una visione che spazi oltre Internet e puntare a una dimensione sociopolitica ampia; deve chiedersi dove vuole andare e in che mondo devono vivere le nuove generazioni.
In quanto alla struttura partitica, i capisaldi restano gli stessi. Niente delegati, ma tutti membri con diritto di parola e di voto. Il finanziamento continuerà a basarsi sulla quota associativa (oggi 36 euro l'anno) e donazioni private. Poiché a Offenbach è stato difficile accogliere e far parlare tutti, in futuro si prevedono assemblee decentrate. Infine, l'organizzazione si avvarrà di tutte le soluzioni intelligenti che l'informatica mette a disposizione.
 
 
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