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Ryanair. L’errore di favorire oligopoli e monopoli
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20 settembre 2023 9:29
 

Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Ryanair per abuso di posizione dominante, sia per i voli che per prenotazioni alberghiere e noleggio auto.

Il vettore irlandese, diventato il principale in Italia, è stato servito e riverito per anni anche con diversi fondi pubblici (buona parte di 300 milioni che lo Stato elargisce a diverse compagnie perché operino su aeroporti spesso secondari). Molti aeroporti italiani non esisterebbero neanche se non fosse per Ryanair.

Poi il governo, quest’estate, a seguito di tariffe esose diffuse, ha deciso di porre dei tetti, e l’ira della regina delle lowcost - a ragion veduta a nostro avviso - non si è fatta attendere, pur se con linguaggio poco urbano tant’è che ha provocato non pochi rigurgiti nazionalistici da parte di istituzioni e privati… offendere il Belpaese… giammai.

E’ di ieri un’anticipazione che il decreto che fissava i tetti alle tariffe dovrebbe cambiare, delegando, caso per caso, di affidare ad Antitrust la verifica su eventuali pratiche commerciali scorrette o anticoncorrenziali. Quindi Ryanair è riuscita a far tornare indietro il governo.

Oggi arriva questa “tegola” di Antitrust… comunque tutto da verificare, visto che è l’apertura di un’indagine.

Si conferma, invece, una tendenza del nostro governo a non affrontare i problemi per quello che sono, ma solo in chiave propagandistica: mettere delle pezze (tetto tariffario) che sembrano risolutive, ma aggravano il problema. In una libera economia qualunque provvedimento restrittivo di mercato e concorrenza non potrebbe essere altrimenti, mentre l’azione del governo dovrebbe essere a monte con defiscalizzazione, semplificazione e sburocratizzazione.

Sembra che la lezione di Putin per l’energia non sia servita a nulla. Aver vincolato la maggior parte del proprio approvvigionamento ad un solo fornitore (e che fornitore…) ci ha portato alla crisi dei mesi scorsi, da cui ne siamo venuti fuori solo grazie alle politiche europee. La stessa cosa, con le dovute differenze di attori e tipologia di mercato, è accaduto con Ryanair, giudicata una sorta di salvatrice unica della stentorea mobilità aerea nazionale, dandogli fiducia, incentivi e agevolazioni tali che è diventata la regine dei cieli italiani. E meno male che Ryanair è irlandese (di un Paese dell’Ue e non russa…), ché altrimenti chissà in quali nuovi guai ci saremmo cacciati.

Arriviamo all’oggi, dove gli errori ed incapacità dei governi precedenti si sono sommati a quelle del governo attuale… che ha alzato la cresta (“ti fisso il tetto alle tariffe”) per poi fare marcia indietro e affidare una sorta di vendetta alla debole artiglieria di Antitrust.

Ma perché ci si deve ficcare in queste situazioni? Facciamone tesoro.

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