Roma, 11 ottobre 2001. I titoli di alcuni giornali sul bacillo dell'antrace modificato geneticamente sono, a dir poco, allarmanti -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. Il tasto su cui si preme e' il "modificato geneticamente" o "manipolato". Di film con replicanti e organismi modificati ce ne sono a iosa. Ma sono appunto film. Sui pericoli dell'antrace, sulle possibilita' che gruppi terroristici ne abbiano una scorta e su dove trovare le spore ci siamo gia' soffermati con il comunicato del 9 ottobre scorso . Vorremmo pero' continuare ad informare e non allarmare (per poi accusare i cittadini di essere affetti da psicosi, mucca pazza docet). Le spore che hanno ucciso il fotoreporter americano, provengono dai laboratori dello Iowa (Usa) e risalgono a 50 anni fa, cioe' al 1951 circa. La scoperta del modello molecolare del DNA e' del 1953! Modello successivamente confermato, tanto che nel 1962 i due scopritori, James Watson e Francis Crick, furono insigniti del Premio Nobel. Come si sia potuto volontariamente manipolare geneticamente un batterio, senza conoscerne la struttura, solo qualche entita' superiore lo sa. Il mostro quindi non esiste ed e' irresponsabile crearlo. Nel frattempo abbiamo avuto una prima risposta alle nostre domande sui mezzi e sulle strutture a disposizione dei cittadini, in caso di attacco bioterroristico: il ministro della Salute, dopo gli elogi ("Abbiamo un servizio sanitario nazionale con fior di strutture"), ci comunica che siamo totalmente inermi ("c'e' bisogno di predisporre una rete per affrontare il rischio bioterrorismo").
Forse e' il caso di focalizzare l'attenzione sulla "rete" che non c'e'.