Incrociavamo le dita perche' non accadesse. Purtroppo e' successo. Due grosse macchie, verdi e rosse, hanno imbrattato il bianchissimo muro della teca dell'Ara Pacis. In aggiunta, per sfregio, e' stata collocata, li' vicino, una tazza di gabinetto con due confezioni di carta igienica. Il muro, di un candore abbagliante, era un bersaglio ambito dall'imbecille di turno che si diverte, a spese del contribuente, a sporcare monumenti, mura, saracinesche, edicole, autobus, barriere acustiche e quant'altro. Non se ne puo' piu'. Eppure qualche indizio sui responsabili di questo scempio possono essere individuati: sono i circoli partitici e quelli dei tifosi di questa o quella squadra di calcio che operano impunemente. Il sindaco, Gianni Alemanno, sa a chi ci riferiamo, specialmente in certi quartieri. Occorre provvedere. Il 14 Agosto dello scorso anno lo stesso Alemanno dichiarava "Con il ministro Maroni abbiamo allo studio forme alternative di punizione per i 'graffitari': chi viene preso a sporcare i muri, dovra' non solo cancellare i propri graffiti, ma anche altri dieci". E' passato quasi un anno da quelle dichiarazioni. La situazione e' peggiorata e, questa mattina, lo sfregio finale. I romani direbbero: Alema', datte' na' mossa, fa' quarcosa!!!