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Autovelox Firenze. Illegalita' chiama illegalita'? Il caso dell'Aci
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Comunicato di Vincenzo Donvito
15 ottobre 2010 10:43
 
 Il caso autovelox di viale Etruria a Firenze sta diventando una sorta di cartina al tornasole sulla legalita'. Cinquantamila automobilisti multati in tre mesi da un solo autovelox dovrebbero mettere il dubbio anche al piu' forcaiolo dei tutori dell'ordine.
Noi stiamo aiutando centinaia di persone a redigere i ricorsi al giudice di pace perche' crediamo che gli avvisi e l'installazione di quella macchinetta non rispondono ai crismi del codice della strada.
Nel frattempo, pero', e' bene parlarne non solo come una lotta tra presunti vessati (automobilisti) e presunti vessatori (amministratori), ma come cittadini che vogliono contribuire all'armonia del nostro quotidiano civico.
Un'intervista, oggi 15 ottobre, sul quotidiano La Nazione al presidente dell'Aci-Firenze, Silvano Berlincioni, e' a nostro avviso significativa di cosa puo' succedere quando, come noi crediamo per l'autovelox di viale Etruria, l'illegalita' diventa metodo di governo. Il presidente della maggiore e piu' importante associazione di automobilisti, fa appello a quello che lui chiama buon senso: siccome buona parte delle multe riguarda eccessi di velocita' poco al di sopra del limite di tolleranza stabilito per legge (55 dove il limite e' a 50), aumentiamo questa tolleranza portandola a 60 Km/h: il limite e' a 50, la tolleranza e' di 5, tariamo l'autovelox a 55, e' il suo ragionamento.
Un modo di ragionare e di proporre la gestione della cosa pubblica che ci preoccupa. Il presidente Aci avrebbe potuto dire, per esempio, “mettiamo per quel tratto un limite di velocita' piu' alto, 55 Km/h”... no! Ha preferito invece aggiungere illegalita' a illegalita': la legge stabilisce che il limite massimo di tolleranza sia di 5 (2) e quindi, per non violare la legge ha proposto di taroccare l'autovelox... violando altre leggi! E ponendo l'amministrazione in un rapporto paternalistico coi cittadini: non portatori di diritti e di doveri, ma sudditi della disponibilita' dell'amministrazione.
Sarebbe questo un buon segnale per il buongoverno della citta'? No! Proprio il contrario: un invito all'illegalita', che messa in atto dall'autorita', perche' non dovrebbe poterlo fare il singolo cittadino con, per esempio e per restare in tema, parcheggiando in doppia fila, usare le corsie riservate agli autobus, etc?
E' questa la citta' che vogliamo? E non piuttosto, quella in cui gli autovelox siano segnalati e installati a norma di legge? Noi siamo per la cultura e la pratica della legalita', ovunque!

(1) regolamento Cds art.345
 
 
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