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COMMISSIONI PAGOBANCOMAT
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Comunicato 
17 luglio 2001 0:00
 


SOSTENIAMO LA PROTESTA DELLA CONFCOMMERCIO PER LA LORO RIDUZIONE
L'ADUC INVITA LA BANCA D'ITALIA A PRONUNCIARSI CONTRO IL COMPORTAMENTO MONOPOLISTA CHE FISSA IL COSTO DEL SERVIZIO UGUALE PER TUTTI

Firenze, 17 Luglio 2001. Il monito del presidente della Confcommercio, Sergio Bille', sulla richiesta di pronuncia della Bankitalia in merito alle commissioni esose del Pagobancomat, e' un fatto molto importante, che potrebbe modificare molti dei rapporti di non-fiducia che incrinano il negozio tra consumatori e commercianti.
Cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il ritardo della commissione antitrust della Bankitalia (che avrebbe gia' dovuto esprimersi alla fine dell'anno scorso), non trova alcuna giustificazione, e continuando corre il rischio di apparire anche connivente con il monopolio di fatto esistente. La commissione dello 0,53% che viene trattenuta sul valore degli acquisti, non lasciando margini di concorrenza tra una banca e l'altra, si configura decisamente come un comportamento anti-mercato e monopolista, quindi, alla fine, dannoso per il consumatore finale, che non viene invogliato dal commerciante all'uso del denaro di plastica, con frustrazione degli acquisti e delle vendite.
La Confcommercio, per avviare alcune forme di protesta, ha intenzione di aspettare il prossimo autunno, con l'evidente intenzione di non creare disagi ai consumatori che, nel periodo delle vacanze, fanno un uso maggiore di questa forma di pagamento. Gliene siamo grati, perche' i disagi sarebbero essenzialmente dei consumatori. Ma siamo un po' piu' impazienti di loro, e per questo inviamo questa nota di protesta anche alla Banca d'Italia, perche' prendendo atto degli ingiustificati ritardi accumulati, ci faccia sapere se nella fissazione delle tariffe ci sia un atto lesivo della concorrenza: una pronuncia importante per meglio articolare il superamento di questa assurda e penalizzante gabella dello 0,53%.
Noi auspichiamo che ogni istituto possa comportarsi come meglio creda, differenziando il pagamento del proprio servizio in modo da incentivare l'acquisto di clientela per quantita' e qualita', e non riscuotendo il dovuto come se fosse una tassa.
 
 
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