Roma, 6 Marzo 2002. Si inaugura questa mattina la Fieragricola di Verona. Fra  i temi in discussione ci saranno anche quelli sulla sicurezza alimentare e la tracciabilita' degli alimenti. Temi importanti -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- perche' ripropongono argomenti da noi sollevati piu' volte negli ultimi dieci anni e che non hanno trovato ancora risposta. Sulla etichettatura dei prodotti alimentari siamo ancora lontani da una informazione corretta ed esauriente. Alcuni esempi chiariscono la nostra posizione e le nostre richieste. La questione della mucca pazza e' emblematica: scarsa informazione ed esiguita' dei controlli hanno portato al crollo del mercato e ad una naturale diffidenza del consumatore, ma l'etichetta non e' ancora completa perche' se e' vero che il prione infettivo si assume con il cibo come mai nella etichetta non e' indicato il tipo di alimentazione? Perche' si  evita di scrivere che i mangimi sono addizionati con antibiotici? Perche' non ci sono etichette per altre tipologie di carni? Dove e come vengono allevati suini, polli, conigli? Cosa mangiano? Il consumatore non sapra' mai che una passata di pomodoro, prodotto tipico italiano, puo' essere fatta con il concentrato, diluito con acqua. Perche' non si scrive? E sui vasetti dello yogurt perche' non viene indicato il numero di bacilli, tanto decantati per il benessere del nostro intestino?
La Fieragricola di Verona e' una occasione per riconquistare la fiducia dei consumatori: vedremo se arriveranno segnali in questo senso.